CORRERE PER STARBENE E RAGGIUNGERE IL BENESSERE
“Correre per star bene "
MoltI di noi podisti cercano in ogni allenamento, in ogni gara la “prestazione”, me compreso, tralasciando l’aspetto ludico, rilassante, e meditativo della corsa. Tutto ciò non significa cercare di correre tanto per “muovere le gambe” senza cercare di migliorare, ma è solo un cambio di “approccio mentale “ alla corsa. Se volessi utilizzare un termine a me caro definirei questa corsa verso il benessere una “corsa zen”, una “corsa meditativa”.
Quale attività più idonea alla corsa ci permette di entrare in “sintonia con noi stessi” alla ricerca del nostro essere (?). Il mezzo di allenamento che ci permettere di meditare, di rilassarci e di star bene a fine allenamento è la Corsa Lenta. Ritengo che sia fondamentale il mezzo di allenamento scelto per vivere la corsa in maniera “zen… meditativa”, non penso che sia possibile rilassarsi e meditare se effettuiamo una seduta di Ripetute Brevi, Medie o Lunghe che siano.
Dal punto di vista fisiologico le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro organismo sono differenti tra la Corsa Lenta o Lungo Lento, e le Ripetute.
Vediamo nello schema che segue quali sono le differenze sostanziali:
CORSA LENTA o LUNGO LENTO
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RIPETUTE o INTERVAL TRAINING |
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La Corsa Lenta ci permette di correre più a lungo, di dedicare più tempo a noi stessi, al nostro relax, di recuperare in breve tempo e di poter eseguire sedute allenanti nell’arco di pochi giorni. La sensazione di benessere duratura ci permette dal punto di vista mentale di affrontare la giornata con le energie e la carica giusta. La Corsa Intervallata o Ripetute, hanno una durata inferiore per il fatto che l’intensità è più elevata, non sono affatto rilassanti, aggiungono stress alla normale routine quotidiana, il recupero è più lento e per ritornare a correre ci vogliono più giorni di recupero completo o recupero attivo con corsa lenta.
Tale differenze la si può anche notare e paragonare alle gare lunghe (Maratona) e gare brevi (10km). L’atteggiamento del soggetto che si appresta a vivere la Maratona è un atteggiamento “meditativo”, “paziente”, “di sfida verso se stessi” , “non per forza focalizzato al miglioramento cronometrico”.
Mentre per le gare brevi l’atteggiamento è “adrenergico” (dovuto produzione eccessiva adrenalina, noradrenalina) , “impaziente (non si vede l’ora che ci sia lo sparo per il via), “sfida verso l’avversario”, e quasi sempre focalizzato al raggiungimento dell’obiettivo cronometrico e di superare l’avversario.
Queste differenze nelle diverse discipline (distanze) podistiche , caratterizzano e forgiano il nostro carattere, il nostro “modo di essere”, il nostro modo di vivere la Vita, e quindi l’attività fisica in genere. Penso che il benessere, lo STAR BENE mediante la pratica della corsa, è differente dall’approccio “sportivo” della corsa, alla ricerca della prestazione.
Sono convinto che ognuno di noi partecipa a una determinata gara in base alle caratteristiche del proprio essere, più che al proprio potenziale. Chi corre la Maratona o gare di lunga distanza avrà una personalità dedica alla “introspezione”, “ricerca del proprio se”, “al raggiungimento graduale e ponderato del proprio obiettivo“. Sia nello sport che nella vita privata vorrà programmare con dedizione i propri obiettivi, e non avrà fretta di raggiungerli, si armerà di “pazienza”, non lo spaventeranno le fatiche lunghe e durature.
Mentre chi corre prevalentemente le gare brevi vorrà raggiungere velocemente gli obiettivi, non avrà molta pazienza, non amerà la fatica lunga e duratura, ma apprezzerà far fatica per breve tempo e più intensamente. Cercherà di raggiungere il proprio obiettivo in qualsiasi modo, e a qualsiasi costo, anche quello di arrivare prima dell’avversario posizionandosi strategicamente qualche metro avanti all’avversario nella partenza.
Quindi per CORRERE PER STAR BENE è fondamentale:
- Quando si corre è necessario individuare un’intensità allenante media;
- Allenarsi per periodo medio/lunghi;
- Correre in percorsi naturali (campagne, boschi, mare, montagne);
- Correre senza punti di riferimento (chilometri , cronometro, gps ,);
- Non essere ossessionati dal risultato cronometrico;
- Correre in compagnia, anche con i propri figli, moglie/marito, fidanzata ect;
- Correre rilassati e decontratti;
- Correre anche quando non ci sono “obiettivi di gara”;
- Alimentarsi in modo corretto per star bene, e non per migliorare le proprie prestazioni assumendo integratori di opinabile “successo”.
In conclusione, CORRERE PER STAR BENE è l’obiettivo che dovremmo ricercare “Noi gente comune”, dovremmo cercare mediante la corsa di “migliorare la qualità della nostra Vita”. Tutto ciò non significa non programmarsi degli obiettivi, andare a correre tanto per “Far girare le gambe” senza cognizione di “causa/effetto”, ma significa vivere la corsa in maniera spensierata, rilassata, senza stress “negativo”, e non demoralizzarsi per aver percorso la Maratona in un secondo (“) in più rispetto alla gara precedente.
Se ci pensate bene gli obiettivi migliori si raggiungono quando “non abbiamo obiettivi”, quando corriamo per “il piacere di correre” e assaporare ogni passo della nostra falcata in completa simbiosi con tutto quello che ci circonda.
Buona corsa a tutti!