MENTAL TRAINING : SVILUPPA IL POTENZIALE , MENTE E CORPO
Molti atleti, che si tratti di Top Runner, di professionisti , di sportivi amatoriali , di principanti, nel momento in cui devono sviluppare il proprio potenziale inespresso, necessitano di migliorare e allenarsi, sia dal punto di vista fisico, che mentale. Orami è risaputo che negli sport individuali di Endurance , come la Maratona per il running, l’IronMan per il Triathlon , si necessita di dare la stessa importanza all’allenamento fisico che mentale, anzi solo le due face della stessa medaglia. Un fisico ben allenato, ma non supportato mentalmente, nei momenti di difficoltà non saprà reagire e rendere al meglio, lasciando inespresso il proprio potenziale.
Quando si è stanchi, quando la fatica si fa sentire (sia in allenamento che in gara), il corpo consuma molte più energie , il gesto tecnico non è più naturale e armonico, in quanto il cervello non è abituato (allenato ) a sopportare la fatica che percepisce dalla periferia (muscoli e articolazioni ), rischiando di abbandonare prima di raggiungere l’obiettivo!
Migliorare il proprio potenziale si può, migliorare la sopportazione della fatica si può, tutto è possibile con un adeguato allenamento interconnesso, fisico e mentale , un’alimentazione equilibrate e una integrazione sportive personalizzata! Gli studi scientifici anno confermato l’interazione esistente tra corpo e mente, c’è una influenza reciproca tra corpo e mente. Le emozioni condizionano il nostro corpo, la periferia muscolare, quindi la nostra prestazione atletica; allo stesso modo la disponibilità di energia e un giusto equilibrio elettrolitrico, condiziona il nostro cervello e la percezione della fatica.
Gestire lo sforzo e rilassarsi
Per avere una certa efficacia nella gestione della fatica, e quindi per poter migliorare il proprio potenziale, è opportune andare fino in fondo, essere consapevoli dell’obiettivo ( e della condizione fisica ) che si può raggiungere, focalizzandosi sulla prestazione, cercando di migliorare allenandosi al meglio , sia dal punto di vista fisico che mentale, senza illudersi su obiettivi irragiungibili. E’ fondamentale prefiggersi piccolo traguardi quotidiani, piccoli obiettivi , giorno dopo giorno verificare che la condizione fisica migliora e che l’obiettivo prefissato possa essere raggiunto , esprimendo il massimo del proprio potenziale.
Se l’obiettivo è quello di saper gestire lo sforzo, saper gestire la fatica per migliorare il proprio potenziale, non ha senso allenarsi in condizioni di tranquillità, di rilassamento, ma dobbiamo fare in modo di “andare incontro alla fatica”, di affrontare allenamenti che possano mettere il nostro corpo e la nostra mente in difficoltà, imparando a reagire passo dopo passo! Correre, allenarsi in condizione di fatica, permette di migliorare la nostra autostima, soprattutto ci permette di imparare a rilassarci durante la fatica, per sviluppare quelli automatismi idonei per cui si riesce a contrastare la fatica. Dobbiamo imparare che la fatica condiziona la nostra emotività, l’organismo reagisce con un maggior stato di ansia e di stress, il quale stato di ansia, prima di una gara di Corsa, di Triathlon, può condizionare il nostro consumo energetico aumentandolo, in quanto vengono attivati in maniera eccessiva ormoni e neurotrasmettitori (adrenalina, noradrenalina, etc) .
Focus sul ritmo
Se vogliamo migliorare il nostro potenziale, abbiamo necessità di individuare il nostro livello prestativo iniziale, quindi capire quali sono i ritmi di allenamento e gara che possiamo gestire. Un controllo del ritmo in allenamento e in gara, può solo essere benefico per il nostro organismo e per la gestione della fatica, in quando ci permetterà di gestire al meglio lo sforzo, quindi la fatica fisica, mentale e raggiungere il traguardo nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Tutto ciò è ancora più importante quando parliamo di gare di Endurance, come la Maratona, l’IronMan, un ritmo troppo veloce non farà altro che condizionare la riuscita della gara, un ritmo troppo lento, non ci permetterà di raggiugere l’obiettivo cronometrico prefissato. La capacità di gestire il ritmo gara, dipenderà molto dal nostro cervello che regola alcune aree predisposte alla regolazione della fatica, ma anche dalla capacità del nostro corpo di “sentire” il ritmo gara. A tal senso è importante allenarsi per focalizzarsi sul ritmo ideale , svolgere delle sedute di allenamento specifico che hanno come obiettivo la “sensibilizzazione al ritmo gara” . Oltre a gestire un ritmo ideale, si necessita che l’allenamento, sia di una durata ( e distanza ) che si avvicini molto a quella prevista per la gara per rendere lo stimolo ancora più efficace e specifico.
Allenare la Resilienza
La capacità di resistere e andare avanti nonostante l’organismo possa percepire la fatica, è sicuramente una capacità che si sviluppa nell’arco della Vita sportiva ( e non ) di ognuno di noi. Le esperienze di Vita condizionano sicuramente la nostra capacità di resilienza, ma con un adeguato allenamento possiamo migliorarla e diventare atleti di Endurance. Allenarsi a lungo, come abbiamo visto, in condizioni di stress, di fatica, permetterà al nostro organismo, al nostro cervello, di creare quelli adattamenti specifici a livello mentale e fisco, per poter mantenere sempre alto il livello motivazionale e esprimersi al meglio.
La motivazione, la resilienza, sicuramente vengono migliorate e sviluppate, solo se ci mettiamo sempre in discussione dal punto di vista sportivo, prefiggersi sfide sempre eccitanti, alzare sempre “l’asticella” del nostro potenziale, è alla base delle motivazioni. Allenarsi, gareggiare , in condizioni difficili (caldo estremo, freddo eccessivo, in montagna, su pendenze elevate), non sarà altro che una forma di Resilienza che renderà vantaggioso l’allenamento anche per le persone che non sono abituate ad allenarsi, gareggiare , in quelle condizione difficili.
Ovvio che esprimere il proprio potenziale, non significa perdere di vista i propri limiti e le proprie potenzialità, ma partire dalla propria condizione di base e tentare sempre di migliorare e sviluppare il proprio potenziale inespresso. Tutti possiamo migliorare dal punto di vista sportivo, ognuno nel proprio piccolo, sia top atleti, sia amatori, sia principianti.
Buon allenamento