FRAZIONE CICLISTICA : PEDALARE AGILE
Il Triathlon si sa è condizionato dalla gestione di tutte e tre le frazioni previste (Nuoto / Bike / Corsa) , ma soprattutto dalla gestione della Frazione Bike. Quindi diventa indispensabile risparmiare più energie possibile per poter arrivare all’ultima frazione della corsa nelle migliori condizioni per esprimere il proprio potenziale. Delle frazioni previste nella disciplina Triathlon, sicuramente come detto la frazione Bike è quella più condizionante il risultato finale della gara, anche perché si dovrà gestire il “rapporto” con un attrezzo esterno :la Bike! Vediamo cosa condizione la Frazione Bike e come sia possibile gestirla al meglio risparmiando energie preziose per la Frazione Run!
Dal punto di vista fisico sono due i fattori tecnici, non legati all’allenamento in senso stretto, con cui il Triatleta ha a che fare per cercare di migliorare le sue prestazioni nella multidisciplina condizionando il meno possibile la gara . Questi due fattori sono : Aerodinamica e Attriti Meccanici!
Aerodinamica
Dipende principalmente dalla posizione assunta dal ciclista sulla bicicletta, in quanto è proprio l’uomo, a costituire la superficie maggiore di resistenza nell’attraversamento dell’aria. L’impostazione della bicicletta, poi, nella sua concezione tradizionale è decisamente poco vantaggiosa sotto questo aspetto. Le migliorie, comunque, ci possono essere e gli studi in galleria del vento hanno danno molte informazioni al proposito. Proprio con utilizzo della Galleria del Vento è possibile evidenziare i punti critici e limitare o eliminare l’insorgere di turbolenze. Per chi non ha opportunità di utilizzare una Galleria del Vento per analisi accurata della miglior posizione in bike , deve comunque effettuare una esame Biomeccanico accurato per trovare la miglior posizione in bike e soprattutto una bike adatta alle proprie caratteristiche ! Ecco perché anche dell’importanza per il Triatleta di possedere (in base alle gare da svolgere, sprint , olimpici, IM70.3, o IronMan ) una bike da strada e una bike da crono , ovvio modificando posizione bike , come detto sopra fondamentale per un miglior risultato di spinta e minor attrito !
Attriti meccanici
- Attrito parti meccaniche : Il più immediato da comprendere è l’attrito provocato dal funzionamento delle parti meccaniche. Ecco l’importante per scegliere nell’acquisto della Bike componenti ottimizzati e con tolleranze al minimo. Ogni vibrazione è, di fatto, una dispersione di energie. In questo senso risulta anche più dispendiosa una pedalata scomposta. È pure questo un fattore da curare.
- Attrito Volvente : Quello causato dal contatto del battistrada sulla strada, esso ha a che fare con le superfici di contatto ed è influenzato dalla condizione stradale, quindi da eventuali rugosità che presenta il percorso di gara /allenamento. La superficie di contatto, difatti, dipende soprattutto dalla forma della gomma, si è testato che una sezione più larga della ruota, significa anche una maggiore elasticità della gomma ed una migliore capacità di assorbire le vibrazioni.
Inoltre , oltre a quanto esposto sopra, è da tener presente nella miglior scorrevolezza della bike e quindi nell’ottenere una miglior velocità finale, la resistenza al rotolamento. Questa focalizza l’attenzione sugli attriti della gomma stessa e dei suoi componenti. È qui che entra in ballo la qualità delle mescole e la scelta delle camere d’aria, fondamentale nel momento in cui andiamo a gareggiare a scegliere delle buone mescole per le gomme e un ottima camera d’aria!
Migliorare Agilità di Pedalata
Una volta che abbiamo verificato la posizione ottimale sulla bike, abbiamo effettuato quindi un Test Biomeccanico efficace , abbiamo acquistato una bike ottimale per le nostre misure antropometriche, adesso è importante capire come allenarsi al meglio per sfruttare a pieno il proprio potenziale nelle gare di Triathlon, ribadendo che la frazione Bike è “l’ago della bilancia” per molte gare di triathlon.
Il tema dell’agilità nella frazione Bike del Triathlon ( e in generale per la Bike ) è tornato di moda nell’ultimo decennio grazie ad atleti decisamente potente e neanche leggeri, come del resto sono la maggior parte dei Triatleti che presentano delle masse muscolare molto sviluppate per via della intersecazione degli allenamenti inerenti le tre discipline : Nuoto, Bike , Corsa!
La potenza :
L’espressione della potenza non è solo il risultato della capacità di spingere rapporti molto elevati, quanto, piuttosto, la capacità di mantenere un ritmo elevato nella pedalata. A parità di velocità è più efficace mantenere un rapporto corto ad elevata cadenza piuttosto che uno più lungo, ma con un ritmo di rivoluzione dei pedali troppo basso, il quale a sua volta condiziona molto più il consumo energie che aumenta in maniera considerevole, oltre che affaticare maggiormente le gambe, risultato alquanto negativo per la frazione Run! Si dovrebbe a questo punto gestire il più possibile una pedalata agile per evitare di accumulare stanchezza, acido lattico nei muscoli, e far ricorso alla Potenza in caso di necessità. Ovvio che ci saranno Triatleti più propensi ad essere “ agili” e altri a essere più “Potenti” sfruttando al meglio le proprie caratteristiche tecniche e condizionali.
Comunque sicuramente “AGILE E’ MEGLIO” , ma vediamo “QUALI SONO I PARAMETRI” per regolare meglio la pedalata e sprecare meno energie possibili per ultima frazione Run
Parametri pedalata Agile:
Come menzionato in precedenza sicuramente le qualità e caratteristiche atletiche di un Triatleta condizionano la gestione della pedalata, ma sicuramente possiamo avere dei punti di riferimento generali che possono andar bene per molti, ma non per tutti. Per avere una pedalata agile è opportuno che l’atleta non vada al di sotto di 70-80 RPM(numero di pedalate al minuto o cadenza ) in salita, e che in pianura possa utilizzare pedalate da 90-110 RPM. Ovvio che se ci troviamo ad affrontare una salita impegnativa probabilmente non riusciremo a pedalare tra i 70-80 Rpm, ma è giusto comunque tener presente il concetto di risparmiare energia per il proseguo della gara utilizzando pedalata più possibile agile.
Questo però non significa di utilizzare una pedalata troppo agile che non ci permetta di ottenere il max dello “sviluppo metrico” utile per poter avanzare al meglio, avendo una velocità maggiore! Senza entrare nel merito sicuramente nella gestione della pedalata, subentrano anche fattori genetici , poco modificabili , come le caratteristiche fisiologiche delle fibre muscolari. In poche parole un triatleta che presenta una maggior presenza di fibre rosse “lente” (maggior presenza di mioglobina ) avrà la predisposizione a una pedalata più lenta , ma con maggior resistenza, mentre colui che presenta le fibre bianche “veloci”, avrà maggior predisposizione all’agilità e velocità del movimento.
Concludendo possiamo affermare che l’Agilità nella Frazione Ciclistica per il Triatleta è molto importante, sia per andare più forte nella frazione stessa e sia per risparmiare energie per l’ultima frazione RUN, soprattutto se la distanza della gara è medio /lunga (IronMan 70.3 e IronMan ). Quindi durante il periodo di preparazione è fondamentale allenarsi al meglio provando quando esposto sopra, quindi pedalata agile e pedalata potente, per capire come reagisce il vostro organismo e apparato muscolare e trovare il giusto mix tra agilità di pedalata (da 70 a 110RPM in base alle difficoltà percorso) e potenza muscolare data dalla forza espressa sui pedali e quindi dalla propria condizione. E’ preferibile poi nelle fasi iniziali della preparazione utilizzare rapporti agili evitando rapportone per non imballare le gambe dal punto di vista muscolare. Una volta che si avranno nelle gambe molti chilometri , allora si potrà pensare di lavorare anche sulla Potenza di pedalata, oltre che sull’agilità!
Buon Triathlon a tutti !