TRIATHLON: PARAMETRI E PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO
Nel momento in cui si dovrà organizzare una preparazione per competere nelle gare di Triathlon è opportuno conoscere quali sono i Parametri e i Principi dell’allenamento indispensabili per una corretta programmazione dell’allenamento stesso !
I PARAMETRI
I parametri condizionati dagli adattamenti e cambiamenti fisiologici che avvengono nel nostro organismo sono :
- Allenamento
- Recupero
- Nutrizione
- Stati d’Animo
Sappiamo benissimo che se un atleta si allena per un dato periodo di tempo e trasmette uno stimolo allenante efficace e stressante per l’organismo, si dovrà per forza programmare un periodo di recupero per rigenerare il proprio organismo. Quindi l’allenamento e il recupero sono due facce della stessa medaglia, maggiore e più intenso sarà lo stimolo allenante, più lungo e accurato sarà il recupero programmato per evitare stati di sovrallenamento! Il recupero potrà essere attivo, svolgendo sedute soft aerobiche rigenerarti e anche passivo prendendosi qualche giorno di riposo, o sfruttando qualche ora in più di sonno.
Al tempo stesso per fare in modo che lo stimolo allenante sia efficace e la fase di recupero sia più veloce possibile, è necessario che l’alimentazione sia adeguata alle esigenze del Tri-Atleta , sia in termini di quantità (calorie) e soprattutto in termini di qualità degli alimenti ! Molte volte l’alimentazione del mondo amatoriale è molto approssimativa e non apporta i principi nutritivi necessari per lo svolgimento di un’attività fisica così intensa, come quella della pratica del Triathlon! Cursate l’alimentazione prima, durante e dopo l’allenamento/gare è molto importante per il Tri-Atleta.
Altro aspetto che gli AgeGroup devono tenere in considerazione è l’umore, lo stato d’animo che per ovvie ragioni può avere cambiamenti repentini dovuti alla Vita di relazione, ai rapporti di lavoro, famiglia, alle problematiche che circondano la Vita di tutti ! Quindi è da tener presente che l’allenamento è uno “stress” (seppur positivo) per il nostro organismo, aggiungere lo stress della Vita quotidiana , significa rischiare di inciampare nello stato di sovrallenamento che colpisce molti atleti amatori!
Oltre a questi Parametri dell’allenamento importante per farsi che la preparazione abbia uno svolgimento efficace per il Tri-Atleta, è opportuno prendere in considerazione anche gli aspetti inerenti ai “Principi dell’allenamento” per il Triatleta e non solo.
I PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO
Per ogni tipologia di sport praticato si devono rispettare determinati “principi” per fare in modo che l’allenamento sia efficace, tali principi possono essere generali, che riguardano la maggior parte degli sport, e specifici che riguardano un determinato sport/disciplina! Volendo fare una classificazione dei principi dell’allenamento, possiamo annoverare i seguenti principi:
1: IL CARICO
Il carico riguarda tutto quello che dev’essere la somministrazione e l’organizzazione dello stimolo allenante che porta l’organismo di un atleta a migliorare la propria performance atletica. Esso è costituito a sua volta da diversi principi , i quali possono essere individuati in:
- “stimolo allenante”, uno stimolo diventa allenante nel momento in cui si riesce a stressare il proprio organismo, quindi ogni meccanismo biologico deve essere messo sotto stress in base alla nostra condizione di base, altrimenti lo stimolo non è efficace e non si ottengono miglioramenti! Nuotare sempre alla stessa intensità o svolgere sempre la stessa distanza, man mano non porta più a miglioramenti significativi e si necessita di modificare , quantità o qualità delle sedute!
- “carico personalizzato”, non è possibile organizzare lo stesso programma di allenamento e proporlo a due persone completamente differenti come caratteristiche tecniche e fisiologiche, oltre che prestative. Ogni atleta deve essere sottoposto a un carico personalizzato, individualizzato, che rispetti la propria condizione fisica del momento e in base agli obiettivi da raggiungere. Un Tri-Atleta che sta preparando una gara di sprint o Olimpici, avrà un carico differente rispetto a un atleta che sta preparando una gara di Mezzo o FullDistance IronMan!
- “carico crescente” , come già menzionato nel primo punto, è fondamentale che lo stimolo allenante sia crescente, che stressi l’organismo nella misura in cui gli permette di migliorare determinate qualità fisiche prese in riferimento per quel dato periodo di preparazione. Inoltre, lo stimolo allenante deve essere stato “compensato” e quindi recuperato , per poter partire successivamente da una condizione fisica migliore della precedente! Questo è il concetto della SuperCompensazione!
- “successione del carico”, è importante avere una linea guida di massima per l’organizzazione e la successione di come i mezzi di allenamento devono essere inseriti durante una seduta di allenamento. Esempio, se prendiamo la corsa, e ipotizziamo di inserire degli esercizi di Tecnica di Corsa è opportuno inserirli dopo una fase di riscaldamento e non dopo un allenamento impegnativo. Inoltre, in una programmazione settimanale, sarebbe auspicabile non mettere in successione due giorni di seguito, una seduta di ciclismo e di corsa per migliorare la soglia anaerobica per entrambe. Sarebbe difficile ottenere dei risultati ottimali da questa combinazione perché nella seconda seduta si accuserebbe il colpo e quindi la stanchezza.
- “carico variabile e alternato”, il carico dell’allenamento deve essere variabile per essere maggiormente efficace, perché altrimenti l’organismo si adatta a un determinato stimolo allenante e non otterrà più giovamento da quel determinato stimolo! Inoltre, si deve sempre rispettare, come già menzionato, il binomio, allenamento /recupero per supercompensare il lavoro svolto, si necessita di adeguato recupero, e quindi di alternare in maniera logica le due fasi in base alla risposta organica del Triatleta .
2 :LA CICLICITA’
Come ogni processo del nostro organismo anche l’allenamento segue una certa ciclicità per ottenere la miglior prestazione possibile, questi i cicli possono essere suddivisi in:
- “Carico Continuo” , come sempre abbiamo accennato un allenamento programmato adeguatamente deve essere proposto in maniera efficace con una certa continuità , alternare dei periodo di carico /allenamento, a delle fasi troppo lunghe di inattività , non porta l’atleta a dei miglioramenti, anzi ogni qualvolta riprenda ad allenarsi, ha notevole difficoltà nella gestione delle sedute di allenamento con conseguenze di infortuni continui! Quindi è opportuno che l’atleta dia uno stimolo allenante continuo al proprio organismo, sempre rispettando le regole sopra menzionate di alternanza del carico e recupero!
- “Carico e Recupero Periodizzato”, ogni Tri-Atleta si programma la sua stagione agonistica prefiggendosi il raggiungimento di determinati obiettivi e quindi di raggiungere la miglior condizione possibile in un determinato momento che coincida con il periodo in cui si svolgerà la gara importante o le gare importanti della stagione. Dopo un periodo di carico intenso e dopo aver raggiunto i propri obiettivi agonistici, si deve programmare un periodo di Transizione che rigeneri l’organismo per ripartire con nuovi obiettivi , quindi una fase di recupero attività e di rigenerazione.
3: LA SPECIALIZZAZIONE DELLO STIMOLO ALLENANTE
Ogni Tri-Atleta arriva a un momento in cui necessita di specializzarsi in una determinata disciplina e sport, scegliendo quali possano essere gli obiettivi e gare che meglio corrispondano alle proprie caratteristiche genetiche e anche alle esigenze dell’età in cui si trova. Ogni stimolo allenante deve essere proposto per qualificare meglio l’allenamento in base alle caratteristiche specifiche dell’atleta e alla gara da preparare, se ad esempio un atleta prepara gare in prevalenze brevi, vedi sprint e olimpici, non si necessiterà di aumentare eccessivamente il chilometraggio, a discapito della qualità (ritmi)degli allenamenti. Quindi è opportuno che gli stimoli allenanti siano “specifici” per quella determinata distanza e obiettivo che l’atleta voglia raggiungere! Ovvio che nel periodo generale di preparazione possiamo inserire anche sedute non specifiche e generali con attività collaterali al nuoto, bike e corsa!
4: PROPORZIONALITA’ DELLO STIMOLO ALLENANTE
In ogni preparazione che si rispetti, è necessario in base al periodo di preparazione in cui ci troviamo, nel dover equilibrare e quindi proporzionale in maniera adeguata, gli stimoli generali che permettono di migliorare sia qualità fisiche utili a tutti gli sport (vedi resistenza generale o forza muscolare generale ) e sia qualità specifiche per quel determinato sport e distanza che vogliamo percorrere. Quindi è opportuno riuscire a programmare la preparazione in maniera adeguata sfruttando i periodi generali per sviluppare qualità generali del nostro organismo, e allenarsi in maniera specifica quando si avvicina il periodo di gara ove bisogna sfruttare al massimo la propria condizione fisica specifica per ottenere il miglior risultato possibile!
Concludendo possiamo affermare che per ottenere una Peak Perfomance da parte del Triatleta si necessita di valutare al meglio ogni aspetto inerente alla preparazione dell’atleta stesso, che prenda in riferimento sempre le qualità e caratteristiche dell’atleta adattandole alla gara o gare da preparare nell’arco della stagione agonistica!
Buon Triathlon a tutti
* Alcune nozioni sono state prese e integrate dal libro “Triathlon – Il manuale “