CAMBIA STRATEGIA E METODOLOGIA ALLENAMENTO
Questo periodo dell’anno è ottimale per i nuovi propositi, per prefiggersi nuovi obiettivi, per mettere in pratica nuove strategie di allenamento, per variare la solita routine di allenamento che seguiamo ormai da anni. Dopo tanti anni di attività agonistica e soprattutto della stessa attività praticata , è fondamentale non incorrere in periodi di noia, di poca motivazione, e per fare ciò si necessita di cambiare la routine settimanale, modificare le strategie utilizzate, inserire altre attività complementari e alternative .
METODOLOGIA ALLENAMENTO
Secondo diversi autori che hanno fondato i loro studi sulla “Teoria dell’Allenamento” molte sono le variabili da prendere in considerazione per farsi che l’allenamento sia efficace e sia allenante al tempo stesso. Possiamo parlare di principi dell’allenamento che da sempre sono riconosciuti come la base di una programmazione efficace , e questi possono essere racchiusi :
- Alternanza del Carico
- Progressività del Carico
- Continuità del Carico
- Variabilità del Carico
ASPETTI DA CONSIDERARE E CAMBIARE
Vedremo di seguito quali possono essere gli aspetti da prendere in considerazione per evitare che l’allenamento sia monotono e poco produttivo .
- Monotonia in allenamento: Per evitare di incorrere nella monotonia in allenamento è consigliato modificare la programmazione settimanale, variare le sessioni di allenamento, svolgere sedute di tecnica (Nuoto, Ciclismo, Corsa), inserire sedute di potenziamento, allenarsi da solo a ritmi specifici e allenarsi in compagnia anche solo per il piacere di stare in gruppo. Tranne per il vincolo della piscina per via delle giornate specifiche in cui ci si allena , per le altre attività, Corsa e Bike , si potrebbero anche variare i giorni di allenamento, e quindi cambiare l’organizzazione settimanale.
- Risultati scadenti: Dopo tanti anni della stessa attività agonistica si potrebbe inciampare in annate non proprio felici dal punto di vista sportivo, i risultati non arrivano, anzi si verifica un declino delle proprie prestazione nonostante si pensa di allenarsi tanto e al meglio. Quindi bisogna prendere consapevolezza di analizzare in maniera minuziosa la preparazione atletica messa in atto se è ideale per le nostre caratteristiche tecniche e fisiche, considerare l’eventuale cambiamento della nostra Vita di relazione e lavorativa, il tempo e le energie che possiamo dedicare all’attività sportiva quotidiana. Alla fine per gli AgeGroup il Triathlon è un’attività di benessere, oltre che per superare i propri limiti, è un’attività come tutte le altre da incastrare nei diversi impegni della Vita quotidiana, ed è giusto considerare che ci sono anche altri impegni, come lavoro e la famiglia. Quindi l’obiettivo e la pratica del Triathlon deve essere “Ecologico” e rispettare nell’insieme la nostra Vita!
- Infortuni ricorrenti: Un mio docente universitario affermava sempre che il soggetto che pratica attività sportiva è quasi normale che incorra in infortuni , più o meno gravi. Il problema è quando questi infortuni siano ripetuti nel tempo, siano sempre gli stessi, avvengono nello stesso modo, durano per un tempo più o meno lungo , e costringono il Triatleta a restare lontano delle competizioni, oltre che non riuscire ad allenarsi e quindi divertirsi quotidianamente con le routine di allenamento, cosa molto più stressante di non poter partecipare a un singolo evento sportivo. Quindi è da capire in questo caso, quali sono le cause che mi portano a infortunarmi, quali sono le strategie per evitare che tutto ciò accada, qual è l’approccio più efficace e razionale che mi possa far riprendere al meglio ( che non sempre significa “subito” ) dopo un infortunio. Significa quindi non forzare i tempi di recupero perché ogni organismo necessita di tempo per ristabilire quelli equilibri neuromuscolari e tendinei che permettano di far funzionare al TOP la macchina umana .
SOLUZIONI E CAMBIAMENTI
Abbiamo già accennato che per gli Atleti AgeGroup lo sport e in questo caso il Triathlon è puro divertimento e passione in primis, non lo si pratica per guadagnare, quindi è opportuno fare le proprie considerazione su un approccio più “soft ed equilibrato” della pratica sportiva del Triathlon. Non considerare solo il risultato agonistico in se, ma valutare anche i cambiamenti che porta lo sport nella nostra Vita di relazioni, il benessere che può trasmettere al nostro organismo e alla nostra Vita in generale. Al tempo stesso possiamo apportare dei cambiamenti alla nostra programmazione e routine allenamento.
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STABILIRE OBIETTIVI SPECIFICI e RAGGIUNGIBILI
Le “crisi sportive”, i momenti di calo motivazionale, le frustrazioni sportive, avvengono per lo più per il fatto che il Triatleta non riesce a raggiungere i propri obiettivi che si era prefissato a inizio stagione. Quindi il consiglio è quello di scegliere in primis obiettivi che possano essere raggiunti in base alla nostra condizione di base, decidere anno per anno obiettivi sempre più motivanti e ambiziosi per andare oltre i propri limiti, variare anche la tipologia di obiettivo da conquistare (sprint, olimpici, 70.3 , IronMan, SwimRun, Duathlon, ). Quindi prefiggersi sempre nuovi obiettivi su diverse distanze di gara, tutto ciò per forza di cosa porteranno a modificare la nostra preparazione e il nostro approccio mentali alle routine di allenamento, oltre a infortunarci di meno. Se ad esempio ogni anno ci prefiggiamo solo gare lunghe, vedi IronMan, e ci rendiamo conto che abbiamo sempre problematiche fisiche o non riusciamo a raggiungere la prestazione che vogliamo, scegliendo un obiettivo più “soft” ci permetterà di riacquistare fiducia in noi stessi e dare nuovo brio alla preparazione!
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FOCALIZZARSI SU DOVE MIGLIORARE
Man mano che gli anni sportivi passano avremo sicuramente un’esperienza tale da capire quali sono i punti di forza e i punti deboli della nostra preparazione, e quindi della nostra condizione fisica. Quale delle tre discipline ci crea maggior disagio in allenamento e in gara , questa analisi vi porterà poi a concentrarvi maggiormente sulla singola disciplina dove avete riscontrato maggior carenze. Quindi ci potrebbero essere dei periodi di preparazione, o delle routine di allenamento, in cui ci si focalizza con maggior enfasi e impegno su una disciplina, nuoto, ciclismo, corsa. Al tempo stesso anche come organizzazione della preparazione, ci possono essere periodi in cui potremo introdurre più sessioni di Nuoto (come nel periodo invernale) e dei periodi ove ci dedicheremo alle uscite in Bike (come primavera /estate ) ! Tutto ciò ci permetterà di focalizzarci maggiormente su una disciplina e ottenere migliori risultati tecnici , oltre che non incorrere in monotonia della routine di allenamento!
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PIANIFICAZIONE E PROGRAMMA ALLENAMENTO PERSONALIZZATO
Questo è lo zoccolo duro su cui si basano i risultati sportivi e anche le motivazioni dell’atleta , il programma di allenamento. Il programma di allenamento deve essere il più possibile personalizzato alle caratteristiche tecniche, condizionali, motivazionali del singolo Triatleta. Come già abbiamo menzionato i parametri da considerare nella stesura del programma di allenamento sono dati dall’alternanza del carico, dalla progressività del carico, dalla continuità e dalla variabilità del carico allenante. La frequenza degli allenamenti, l’intensità degli allenamenti è in stretta correlazione con gli anni di esperienza di un atleta, dell’età di un atleta, del logorio che ha subito in tutta la sua carriera sportiva. E’ indubbio che un atleta “anta” che ha alle spalle diversi anni di attività sportiva, avrà un organismo più allenato, ma al tempo stesso anche delle articolazioni, muscoli, tendini maggiormente usurati. Senza parlare anche dell’aspetto motivazionale, come già accennato i tanti anni di attività sportiva e della solita routine portano a un decadimento delle prestazione e delle motivazioni. Il consiglio è:
- Personalizzare il programma di allenamento in base alle proprie caratteristiche
- Possedere un diario di allenamento ove registrare tutto quello che svolgiamo
- Rendiamo il programma flessibile in base alla condizione giornaliera
- Essere più realistici possibili sulle ore da poter dedicare all’allenamento
- Variare spesso il programma di allenamento ( Non si può pensare di ottenere risultati se svolgiamo lo stesso programma che viene ripetute nel tempo per diversi mesi )
CONCLUSIONI
Concludiamo dicendo che gli anni passano per tutti, che non sempre si può essere al top della forma fisica, che non sempre gli obiettivi prefissati vengono raggiunti, ma al tempo stesso facciamo di tutto per modificare i nostri atteggiamenti, il nostro impegno allenante, la nostra routine settimanale e mensile, prefiggiamoci gare di differenti distanze, scegliamo gare di calendario a cui non abbiamo mai partecipato, organizziamo trasferte soli e in compagnia. Questo è il momento dell’anno in cui potete organizzare la vostra preparazione e renderla efficace, divertente, motivante !
Buon Triathlon a tutti