FINISHER IRONMAN 70.3 da neofiti a finisher
Sono oramai 12 anni che organizzo il Progetto Neofiti IronMan e IronMan 70.3 e ogni anno è sempre un turbinio di emozioni che porto con me quando a fine progetto ( alla FinishLine) osservo i ragazzi (ormai ex neofiti ) sorridenti e felici del percorso intrapreso e delle emozioni vissute durante la gara IronMan e IronMan 70.3 Italy Cervia ! La mia mission per quanto concerne il #progettoneofiti è sempre la stessa ” regalare BENESSERE alla gente che intraprende questo percorso” , la gara è solo una < scusa > per mettersi alla prova, ma la vera soddisfazione è osservare i ragazzi che in un anno modificano il loro stile di vita, migliorano la propria salute e benessere, e acquisiscono maggior autostima in loro stessi e maggior entusiasmo per questo sport : il Triathlon. Probabilmente negli anni ognuno dei miei ragazzi neofiti prenderanno altre strade sportive, ma in fondo sarò felice come professionista e come persona, sapendo che avrò lanciato “il sassolino del benessere” che i ragazzi hanno raccolto al volo col #progettoneofiti ! Grazie ragazzi per le emozioni condivise!
Di seguito le EMOZIONI condivise dei ragazzi dopo aver conquistato la FinishLine IronMan Italy Cervia
GENNARO ALBORINO
Le Medaglie si vincono in allenamento in gara le vai a ritirare Cervia 17-09-2023 ore 12.00, saluto i mia moglie e mi avvio verso la partenza, voglio godermi questa esperienza, IRONMAN da solo, non voglio nessuna distrazione. E’ una sfida che mi sono lanciato e desidero viverla appieno, assaporandone ogni dettaglio dalla partenza fino all’arrivo. Mi sento pronto, in forma e voglio arrivare alla Fine . Il sole batte forte sulla spiaggia di Cervia gremita di triatleti che hanno voglia di sfidare se stessi, i loro demoni e i loro sogni. L’adrenalina e l’emozione iniziano a farsi sentire, sento il cuore che pompa più veloce, non vedo l’ora di nuotare Così inizia la mia avventura , ogni bracciata è un’emozione, dove ogni pensiero entra prepotentemente nella tua testa e lo devi affrontare, dove la paura di non farcela lascia piano piano spazio alla certezza di arrivare. Un viaggio fatto di fatica e sudore, ma anche di gioia, sorrisi, divertimento e tanta tantissima felicità. Mi sono spinto oltre i miei limiti, ho affrontato il mare con tante meduse la strada pianeggianti della Romagna per 90 ok🚴🏽un percorso cittadino di sette km per tre volte 🏃♂️, ho goduto e fatto mio ogni sorriso dei volontari e la vivacità del pubblico mentre ti incita ad andare avanti e ne sono uscito vincitore. Ho avuto modo di riflettere su tante cose, quando la fatica ti inibisce il cervello il quale pensa solo alle cose primarie come energia e continua a muovere un altro passo per finire questa sfida non puoi campare in aria scuse, devi essere onesto con te stesso e dopo questa esperienza so che ne sono uscito più forte, più desideroso di continuare a spingere per superare i miei limiti, di non mettermi freni, ma anzi di toglierli e lasciarmi trasportare dai miei sogni. Ma gli anni passano il fisico reggerà quello che vuole la testa?? Lo scopriremo in futuro.
GIORGIO GUADALUPI
Mi chiamo Giorgio e sono un IRONMAN… Sognavo questo momento, sognavo di poterlo vivere da protagonista, sognavo di poter dimostrare a me stesso, alle mie figlie, a mia moglie, alla mia famiglia che ognuno di noi ha dei demoni nascosti in se, ma se affrontati, si possono vincere e sconfiggere per sempre… e così è stato! Un giorno ti svegli e capisci che hai bisogno di sistemare qualcosa in te che senti non essere più in ordine, ti svegli e capisci che hai bisogno di riprendere in mano la tua vita perché più il tempo passa e più questa cosa ti lacera dentro… Allora pensi: “ok…ho toccato il fondo… così non va bene…” Ecco, questo è stata la mia scintilla, questa è stata la mia motivazione, io volevo essere da esempio per le mie figlie, volevo far capire a loro che solo lavorando sodo e con costanza, dando sempre il meglio di se stessi, nonostante tutti i problemi, si può raggiungere il proprio obiettivo! E così è stato… Io sono stato molto fortunato perché in questo magnifico percorso ho potuto condividere con mio fratello tantissime “prime volte”… con lui sono tornato un po’ ragazzino quando vivevamo ancora insieme dai nostri genitori e ci confrontavamo ogni giorno su ogni cosa… Abbiamo condiviso il bello ed il brutto… e come ha sempre fatto nella sua vita nei miei confronti, non ha mai fatto sconti… anzi… Pian piano ha alzato l’asticella fino ad accompagnarmi durante il 70.3! Ore di allenamenti che mi hanno portato ad avere al collo la tanto sospirata medaglia e la maglietta da FINISHER… Quante volte mi sono sentito dire: “ Ma chi te lo fa fare???” Ecco, io quel tappeto l’ho voluto, l’ho preparato e me lo sono goduto tutto….
T U T T O!!!! Perché solo io sapevo cosa avevo sofferto, solo io sapevo quanto tempo avevo imprecato pensando di fermarmi… ma poi… ho sempre tenuto con me un piccolo braccialetto nero con la scritto # PUOI SE VUOI… ecco, io lo volevo e me lo sono preso!!! Oggi finalmente ripensando a quel meraviglioso traguardo, alle lacrime al mio arrivo, alla infinita concentrazione di questi mesi, a mio fratello che mi ha accompagnato, ad Ignazio che ha creduto in me nonostante tutto, ripensando a tutto questo, l’unica cosa che voglio ricordare è lo speaker che urla al mio arrivo: “GIORGIO, YOU ARE AN IRONMAN”.
GIANLUCA BOTTALICO
“Ma chi me lo ha fatto fare”, “non ti far venire più in mente idee del genere “, “se potessi tornerei indietro”. È buffo se ripenso a tutti i pensieri che facevo durante il duro anno di allenamento e fino a pochi km dalla fine. Ma a un certo punto è successo qualcosa, a un certo punto la mia mente ha cambiato idea. Il tappeto rosso, quello stupendo tappeto rosso mi ha indicato una nuova via, quella della consapevolezza. La consapevolezza di essere stato in grado di superare un nuovo limite, di capire che in realtà non ero neanche così stanco e che la mia mente fino a quel momento mi aveva ingannato. I pensieri negativi ora lasciano spazio a nuovi obiettivi, nuove sfide. Ecco…..ci risiamo….Ma chi me lo ha fatto fare !!!! You can be anything you want to be, just turn yourself into anything you think that you could ever be. Freddy Mercury
GIORGIO POIDOMANI
Ed eccomi qua, a riavvolgere il nastro a partire dall’ottobre 2022. Come mia peculiarità o vezzo, non saprei specificare, amo uscire fuori dal coro quindi parto dalla fine. Mancano 200 metri, quegli ultimi 200 metri con il rosso sotto le mie scarpe. Voglio godermeli tutti questi stramaledetti e amati 200 metri. Folla ai lati delle transenne, gente che urla, alcuni anche il mio nome. Alzo lo sguardo e un tabellone indica il mio nome e cognome con a fianco un tempo di percorrenza che in quel momento non riesco nemmeno a decifrare. Una ragazzina, dolce, carina, forse la più bella ragazzina (credo una quindicenne), mi appende al collo una medaglia, la bacio come fosse mia figlia ed in fondo mio fratello mi aspetta per un abbraccio infinito e liberatorio. 6 ore e 45 di continua sofferenza fisica e mentale. Grazie ai social mi imbatto nel PROGETTO NEOFITI RUNNINGZEN. Contatto Ignazio Antonacci, da subito intuisco che è la persona giusta. Comincia il nostro rapporto. Competente, puntuale, mai invadente, riesce a mantenere il giusto equilibrio tra motivazione e calma. “VOGLIO INIZIARE GIA’ AD OTTOBRE” Queste le mie prime parole e lui “TRANQUILLO, ABBIAMO TANTO TEMPO A DISPOSIZIONE”. Ovviamente il percorso è stato tutt’altro che semplice. 14 settembre, bici caricate in macchina e 1.200 km da affrontare. Arriviamo a Cervia, conosco un gruppo di persone eccezionali ma umane, come me, come il vicino di casa, come un collega di lavoro, tutti del PROGETTO NEOFITI. In breve tempo sembriamo amici da tempo, impagabile.E’ il giorno della gara, colazione prestissimo, check-in posiziono le sacche e la bici. Si torna in albergo per andare tutti alla zona partenza. Tutto estremamente emozionate…
GIUSEPPINA COPPOLA
Dopo un lungo stop dallo sport e dopo un infortunio, cercavo qualcosa che sfidasse i miei limiti e la mia determinazione. Sportiva lo sono da sempre ma la combinazione delle 3 discipline nel triathlon pone due difficoltà, praticare 3 sport ed essere capaci di praticarli in successione, saper gestire le energie. Negli anni si matura, cambiano le esigenze e le priorità. Fino a 5 anni fa non riuscivo ad affrontare mentalmente una gara “a giri” dovevo partire e sapere che ero già di ritorno. Giri ad anello sempre. Mi trovo a novembre a pensare di fare triathlon , punto allora al 70.3. Mi iscrivo. Cervia 17 settembre 2023. Non mi sento pronta e sono poco convinta. Nuoto: io e l’acqua siamo come il diavolo e l’acqua santa. Repulsione. Non so nuotare, non mi piace il mare, mai nuotato con muta. Ho proprio terrore di affrontare la prima frazione del triathlon, non pochi metri ma 1900m. Bici mi sento più sicura ma la corsa mi da veramente pensieri. Mi alleno per divertirmi e gestire al meglio la gara. I mesi scorrono e il grande giorno arriva. Non voglio farmi sopraffare dall’ansia, voglio fare bene e godermela. Nei mesi di preparazione imparo a indossare la muta, a pormi piccoli obbiettivi: non vedere l’ultima boa, ma contarne una alla volta. Rimanere lucida e seguire la sequenza di vestizione per salire in bici. Scendere dalla bici e un passo alla volta, senza fretta, perché io voglio arrivare a tagliare il traguardo, costi quel che costi. Voglio quella medaglia. Prima di partire ho bisogno di calmarmi. Con la calma si disperdono meno energie, si è lucidi. Frazione nuoto molto bene. Frazione bici, pedalo e penso a godermi il viaggio. Una giusta andatura, si è soli, no draft per cui cerco di alimentarmi , idratarmi. Ristori volanti. Inizio la corsa, mezza maratona, 21 km, 3 giri da 7 km. Cammino e corro, corro e cammino. Piano piano realizzo che quella.medaglia è sempre più concreta. Mi dico:”lo sto facendo davvero!!!” Mi emoziono. Ultimo km, tappeto rosso, accoglienza e tifo spettacolare, unico. Taglio in traguardo incrociando lo sguardo del mio ammore @christian. Posso dire I am a iron woman!!!!
MASSIMO CHECCHIN
Puoi se vuoi! Una grande verità! Da qualche anno, avevo un sogno che periodicamente si ripresentava alla mia mente! Un po’ per paura e un po’ per mancanza di coraggio, lo avevo sempre messo da parte. Quando ho preso coscienza che avevo bisogno di nuovi stimoli, ho aperto il cassetto che conteneva quel sogno e, grazie ad Ignazio (ma anche alla mia caparbietà!) sono riuscito a realizzarlo! Partecipare e tagliare il traguardo del 70.3 è stata un’avventura stupenda e meravigliosa. Gli allenamenti, i continui sacrifici e la fatica vengono ripagati dall’incredibile emozione di correre su quel tappeto rosso finale con il sorriso stampato sul viso. Una grande gioia ha accompagnato la mia esperienza! Mi sembrava di volare da quanto ero felice e, quasi incredulo, per essere riuscito a realizzare il mio sogno con accanto una persona che ha sempre creduto in me: mi ha sostenuto e mi ha aspettato al traguardo con il cuore pieno di orgoglio, emozione ed amore. Mi sono allenato seguendo scrupolosamente le indicazioni di Ignazio che, instancabile, mi ha seguito settimana dopo settimana.
… e mai mi sono detto “… ma chi me lo ha fatto fare!”
Conserverò queste emozioni nel mio cuore come un tesoro prezioso! Per ultimo, ma non per questo meno importante, un pensiero va ai miei compagni di squadra con i quali ho condiviso questa esperienza così speciale: grazie di cuore per esserci stati, così speciali, accomunati dallo stesso entusiasmo e determinazione. Grazie Ignazio! Grazie ragazzi!
NICOLA LEONE
Ottobre 2022, un giorno come tanti, inizio a parlare con mio fratello, di quanto lo sport per me è diventato fondamentale e importante nella mia vita quotidiana. Così gli propongo di inizia a correre, perchè è lo sport che mi ha insegnato tanto. Da lì, mi lancia una sfida, dicendomi, ma vogliamo provare il 70.3 dell’IRONMAN? A quella domanda sono rimasto un po perplesso, ciò pensato e gli ho detto: Si, ma ci facciamo seguire da Ignazio e dal suo progetto NEOFITI. Ed ecco fatto… subito contatto Ignazio, che come sempre si dimostra super disponibile, spiegandoci, come diversamente dai programmi di RUNNIGZEN ai quali ero abituato ( Ignazio con i suoi progetti mi ha sempre accompagnato) nella preparazione della Maratona o mezza Maratona, la preparazione del 70.3 era più intensa. Per un attimo ho esitato, ma conosco Ignazio e il suo progetto Neofiti 70.3 e ci siamo affidati in totalità. Ci ha preso per mano e “POLE POLE” come dice sempre, in tutto il periodo ci ha portato a dimostrazione che PUOI SE VUOI. E così il 17 settembre 2023 ho raggiunto la finish line del 70.3 di Cervia. Cosa ho imparato da questo progetto? Che il triathlon non è solo sport, ma anche uno stile di vita, mi ha insegnato a sapermi organizzare, cosi da far incastrare allenamenti, lavoro, famiglia ect. Mi ha insegnato a mangiare, concentrandomi su quello che realmente il mio corpo richiede. Ma la cosa più bella che mi ha insegnato e a godermi la gara iniziando con il sorriso e finendo con la gioia negl’occhi senza guardare tempo o km, ma godendomi tutte le meraviglie che questo sport mi ha dato. Grazie Ignazio
DONAL LEONE
La mia esperienza. L’ironman è sempre stata una mia curiosità da ormai qualche anno, da quando ho iniziato ad andare in bici durante il covid; ogni pedalata faceva riaffiorare sempre lo stesso pensiero ( chissà come sarebbe fare triathlon). Un pensiero che anche grazie o a causa di Instagram , avevo sempre sotto agli occhi , con storie di gente che si era messa in gioco e che aveva affrontato le proprie paure , superandole alla grande. Un giorno parlando con mio fratello ci siamo ritrovati a fantasticare sullo stesso pensiero e a sognare di allenarci e di percorrere quel tappeto ROSSO. E così , un po’ spinti dalla curiosità , un po’ spinti dalla voglia di metterci alla prova, abbiamo deciso di intraprendere insieme questo progetto. Fin da subito mi sono accorto della complessità del percorso , io che non avevo nessuna esperienza nel nuoto e che non sono simpatizzante del mare , mi sono ritrovato in piscina e devo ammettere che è stata più dura di quello che pensavo . La corsa è sempre stata nei miei pensieri ma non sono stato mai continuo negli allenamenti e per questo è stata la mia più grande paura. I giorni e gli allenamenti passavano , vasca dopo vasca la mia sicurezza e consapevolezza aumentavano , i tempi scendevano , le distanze aumentavano e il fiato migliorava . Nella bici avevo già un po’ di esperienza , dovevo solo migliorare nei tempi e aumentare le ore in sella . Le corse all’alba difficilissime e a volte la motivazione calava ma comunque andavo avanti e cercavo di motivarmi pensando sempre al tappeto rosso. Arriviamo al giorno della gara e fino al momento di entrare in acqua sono sempre stato sereno e tranquillo , emozioni che mi hanno sopraffatto e l’ansia mi ha assalito. Entro in acqua e tutto scompare. Il momento della bici la sentivo mia .. Ed ecco che inizio la corsa , la mia paura, ma finalmente ho iniziato ad intravedere quel tappeto rosso, il tappeto che avevo sognato fin dall’inizio e che adesso vedevo davanti a me ; devo ammettere che l’emozione che ho provato non mi ha fatto comprendere appieno quell’istante , ma nei 10 minuti successivi ho realizzato tutto. Ogni giorno e allenamento passato , ogni sacrificio e ogni goccia di sudore mi hanno portato a questo giorno , un giorno che mi ha insegnato molto , un giorno che ricorderò sempre , perché mi ha fatto capire che i miei limiti sono facilmente superabili e che con il giusto allenamento e impegno sono capace di realizzare qualsiasi cosa e questa consapevolezza la porterò sempre con me. Concludo questa mia prima esperienza come l’ho iniziata , affianco a mio fratello .
SIMONE FAVATO
PUOI SE VUOI…
E’ con questo mantra di COACH IGNAZIO che ho iniziato questo percorso che mi ha portato a coronare il mio sogno che credevo impossibile. Il percorso che porta alla Finisch Line non è solo la gara, è un percorso che inizia mesi prima, fatto di sacrifici, fatica, dedizione, determinazione, ma anche di grandi soddisfazioni che solo lo sport sa dare. Miglioramenti e progressi che vedi giorno per giorno, mese dopo mese che ti fanno capire che seguire le indicazioni di IGNAZIO è la cosa giusta da fare e che il percorso che hai intrapreso è la cosa migliore che potessi fare per te stesso. Tutto questo ti porta al giorno della gara. L’ansia sale, sai di aver fatto tutto quello che dovevi fare, ma la “paura” sportiva c’è comunque. Ma alla partenza, quando entri in acqua tutte quelle emozioni si trasformano in ENERGIA, ti rendi conto che era la mente ad avere paura, ma il corpo no, il CORPO SA QUELLO CHE DEVE FARE, ed è pronto a farlo… 1900 m di nuoto li hai fatti decine di volte in allenamento,90 km di bici sai come sono,21 km fatti anche quelli…IL TUO CORPO LO SA… La mia vittoria è il fatto di essermi goduto ogni bracciata, ogni pedalata e ogni km durante la corsa, assaporavo quel tappeto rosso, lo aspettavo, anzi lui aspettava me… e quando arrivi li capisci che tutti i sacrifici e
la fatica fatta ne sono VALSA LA PENA …. gioia allo stato puro, brividi,
sudore e lacrime… E’ proprio vero….PUOI SE VUOI
GRAZIE IGNAZIO…
STEFANO SWITALA
L’Ironman 70.3 per me è stato uno splendido viaggio. Un viaggio cominciato un anno fa con l’inizio della preparazione. Un viaggio fatto di fatica, disciplina, sudore, emozioni, soddisfazioni e delusioni, scoperte, paure, condivisione e solitudine, salite e discese. Un viaggio dentro me stesso, in cui ho imparato a: conoscermi meglio, superare alcuni dei miei limiti ma sopratutto ad accettarne altri. Un viaggio in cui mi sono messo alla prova accettando una sfida che fino ad un anno fa credevo essere assolutamente fuori dalla mia portata. Ho scelto di fare questo viaggio in un momento particolare della mia vita in cui avevo bisogno di un reset, di ricentrarmi, ritrovarmi e devo dire che è stata decisamente un esperienza terapeutica. La gara di Cervia è stata il punto di arrivo di questo bel viaggio ma sicuramente anche l’inizio di altri viaggi e altre sfide. A Cervia durante gli ultimi due kilometri della frazione di corsa, quando il traguardo era ormai vicino ho provato un’incredibile sensazione di gioia e leggerezza, mi sono uscite lacrime di felicità che si sono mischiate al sudore e come per magia, per pochi istanti, la (tanta) stanchezza fisica delle 6 ore di gara è sparita completamente. Quel brevissimo e intensissimo momento di sospensione, ha dato senso ad un anno di fatica e sacrifici. Grazie a mia moglie Giada, agli amici di sempre, a coach Ignazio Antonacci e tutti coloro che mi hanno supportato e soprattutto sopportato in questo anno che rimarrà sicuramente tra i più speciali della mia vita.
ANDREA NORIO
Andrea, finisher IRONMAN 70.3 Cervia, 17/09/2023. Il mio progetto Ironman 70.3 inizia circa un anno fà quando, insieme al mio coach Ignazio Antonacci, ho deciso di affrontare questa nuova avventura. Ogni atleta ha una motivazione che lo spinge e lo motiva a perseguire il proprio obiettivo, la mia è dettata da motivi di salute. Tre anni fa mi è stato diagnosticato il diabete e da allora insieme a @runningzen e al nutrizionista dott. @domenico.demattia ho perso 26 kg e ho portato quasi a livelli normali i valori della glicemia con grande stupore dei medici nutrizionisti che mi curano.
17/09/2023, giorno della gara… è stata una delle emozioni più forti che io abbia mai vissuto paragonabili solo alla maratona di Firenze. Far combaciare cinque allenamenti a settimana con impegni famigliari , un lavoro in trasferta che mi tiene lontano da casa è stato abbastanza impegnativo ma, come dice Ignazio: “Puoi se Vuoi”, e io l’ho fortemente VOLUTO!
Andrea, I AM AN IRONMAN!!!
STEFANO PUZZARINI
Ho intrapreso questa avventura partendo da zero, passo dopo passo mi ha portato al benessere fisico e al raggiungimento dell’obiettivo IM 70.3, passando da una mezza maratona ad una staffetta IM, tutti piccoli target raggiunti. Puoi se vuoi… il resto non conta. GRAZIE Ignazio.
MARCO BARENGO
SWIM: non condiziona il tempo, ma condiziona il mentale. Entro carico come un leone in acqua, sco dall’acqua con 5 minuti in meno del previsto, un gran sorriso e tanta tranquillità. BIKE: dopo la t1 relativamente veloce per me, la parte bici vola via tranquilla. LE gambe giravano, ritorno in bici controvento, almeno in linea teorica provavo a tenermi le gambe. Approfitto dei paesaggi , torno al mio ritmo fino alla T2. RUN: tantissima gente che ti spinge che è stata proprio la mia forza. Sotto il sole e il caldo, le gambe erano bloccate … Un passetto alla volta mi sono ripercorso tutti questi mesi di allenamenti, al caldo, al freddo, sotto la neve, mattinate ad alzarmi alle 4 per uscire a correre oppure i weekend con sveglia alle 5 per andare a fare il lungo combinato in bici. Mi dicevo che tutti questi sacrifici dovevano essere per qualcosa. Pensavo a mia moglie, ai miei bambini … lasciandomi il tempo necessario per raggiungere il mio sogno. Le avevo promesso 6 ore, e alla fine ce l’ho fatta. Non c’è stata cosa più bella che vedere i miei genitori mentre facevo i giri del percorso , e il mio bambino d’amore che gridava “Forza Papà” mentre tagliavo il traguardo. In un niente tutte le forze sono tornate, il sorriso e l’energia, appena sono diventato un IRONMAN 70.3 Grazie ancora per il supporto Ignazio
MARCELLO CICCHETTI
Che dire Marcello ha realizzato il suo sogno IronMan Full Distanze sabato 16 Settembre, ha iniziato qualche anno fa col progetto neofiti IronMan 70.3 Italy e ques’anno ha voluto alzare l’asticella dei proprio limiti conquistando la FinishLine IM in 13h49′ . Complimenti a Marcello
Adesso tocca a TE, hai il sogno di conquistare la FinishLine IronMan Italy Cervia 2024 ? Vai al progetto e contattami ignazioantonacci@runningzen.it per dettagli su come iscriversi, ricordo che il progetto è a numero chiuso ! Sfrutta la promozione valida fino al 15 Ottobre
Buon Triathlon a tutti by runningzen