IRONMAN 70.3 ITALY PESCARA 10 GIUGNO 2018 : EMOZIONI NEOFITI RUNNINGZEN
LA FINE E’ IL MIO INIZIO
Come ogni bellissima storia di Sport e di Vita c’è un inizio e c’è una Fine , al tempo stesso speri che questa Fine dia energie per affrontare nuove avventure e sfide sportive da condividere con un gruppo di amici, i tuoi amici ExNeofiti. Come ogni #ProgettoNeofiti che si rispetti , anche questo gruppo Neofiti è stato un gruppo splendido, belle persone , come molti sportivi, multicolore, multi “etnico” , multi personalità, c’è l’estroverso, l’introverso, il “pazzo” del gruppo, il professionista nella sua vita lavorativa, c’è lo studente universitario, c’è il più anziano e c’è il più giovane, c’è il precisino e chi è sbadato. Il bello è proprio questo del nostro #ProgettoNeofiti IronMan 70.3 Italy, si fa parte di un gruppo sconosciuto (compreso lo #StaffRunningZen), non ci si conosce dal vivo, nei primi incontri si inizia a fare conoscenza dell’altro, ci si saluta timidamente, ci si inizia ad allenare insieme, si suda e si fa fatica gomito a gomito, ci si aiuta a vicenda durante gli allenamenti e per tutto il #Progetto.
Alla fine dopo un percorso di #sport e #vita condiviso, si arriva al giorno della gara e si è AMICI veri, ognuno ha il suo compito nel gruppo, ognuno aiuta l’altro per spronarlo a raggiungere la FinishLine , ci si motiva durante la gara IronMan 70.3 Italy, si raggiunge mano nella mano la FinishLine , si sorride e ci si abbraccia.
Anche per questo Progetto con lo Staff abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati in base a quella che è la nostra Mission di Coach e Educatori Sportivi :
- Aver fatto praticare e apprezzare il Triathlon a gente normale
- Aver portato TUTTI i Neofiti alla FinishLine IronMan 70.3
- Aver trasmesso il concetto di BENESSERE tramite la pratica del Triathlon
- Aver creato un GRUPPO DI AMICI che condivideranno anche il loro futuro sportivo
- Aver regalato EMOZIONI tramite la pratica del Triathlon
- Aver ampliato con il Triathlon il loro POTENZIALE umano e sportivo
Ringrazio tutti i ragazzi per aver condiviso le proprie EMOZIONI , perchè non è facile condividere le proprie emozioni più intime, a volte noi esseri umani “congeliamo” le nostre emozioni nella nostra mente e nella parte più “Intima e profonda “, difficilmente le condividiamo , in fondo siamo un pò tutti riservati, ma condividerle permette di rendere partecipi coloro che hanno vissuto con te questa esperienza e essere da stimoli per tante altre persone che vorrebbe provare in futuro le tue stesse emozioni ! Ognuno di noi è un potenziale #promotore di #benessere, per tale motivo ognuno ha il compito , mediante le proprie #azioni ed #emozioni , di inviare messaggi positivi e incoraggiare ad andare #oltreilimiti della propria mente e provarci e incarnare la nostra filosofia di Vita : #puoisevuoi !
Video IronMan 70.3 Italy 10 Giugno 2018 >>> vai al link
EMOZIONI E RESOCONTO DEI RAGAZZI NEOFITI (ormai ExNeofiti)
Mauro Biagelli
Dall’inizio, da una sfida personale, da una voglia di vivere, da una voglia di esserci, nonostante tutte le avversità, la voglia di dimostrare che con il lavoro, il sacrificio, la disciplina e passione i risultati si possono raggiungere… Sono stati mesi belli, intensi, pieni di momenti belli (dove vedevi i progressi e la voglia di allenarsi aumentava) e momenti meno belli dove in seguito ad infortuni e malattie vedevi sfumare tutto il lavoro fatto… Gli stage sono stati momenti di aggregazione e di confronto . Qui siete intervenuti tu e Claudia a rassicurarmi a convincermi a tener duro, a non arrendermi ad andare avanti e tirare le somme alla fine di maggio….. Così ho fatto…. Alla fine mi sono convinto che si poteva fare….Lo Stage di Maggio, grazie soprattutto al vostro supporto, ha aumentato la mia motivazione e convinzione di potercela fare, i compagni di viaggio ognuno con i suoi dubbi e preoccupazioni, ma tutti con lo sguardo di persone che avevano negli occhi un sogno mi hanno confortato ed accompagnato…. I preparativi alla gara sono stati al tempo stesso estenuanti e bellissimi nei giorni precedenti avrò fatto almeno 10 check List e ripercorso tutti gli Step mentalmente tante di quelle volte che in gara mi sembrava di aver vissuto già tutto… Il giorno della gara 10.6.2018 rimarrà indelebile nella mia mente e nei miei ricordi… Ero tranquillo ed emozionato al tempo stesso, l’attesa il caldo, la folla, la musica, era tutto perfetto… per il grande giorno… La frazione Swim, è stata tutto sommato tranquilla .. Nella Frazione di Ciclismo al 40 km lo stomaco sinora silente ha iniziato a dar fastidio come se volesse anche lui far la sua parte… anche qui è stata dura… ho stretto i denti e sono andato avanti, pensando a tutti gli allenamenti fatti a quanti km nei fine settimana ho macinato ed un dolore non poteva interrompere il Sogno… Sceso dalla bici messe le scarpe da Corsa sono scomparsi tutti i dolori, non avevo fastidio, stavo bene, non sentivo caldo (nonostante lo facesse e pure tanto) potevo fare due scelte tirare per tutti e 21 km…. oppure godermi quanto più possibile le due ore sino al traguardo…. Ho scelto quest’ultima opzione, guardavo gli amici li salutavo, ho abbracciato per strada la mia compagna e i miei figli, guardavo i concorrenti le nazionalità, incitavo i compagni del gruppo…. Sono state due ore e 15 minuti di pura gioia… Ho tolto l’ultimo minuto quello che mi ha portato sul tappeto rosso sino alla Finish Line… perchè li mi sono commosso, una lacrimuccia è scesa… per sette anni ero li aldilà delle transenne a fare il tifo a questi Super Uomini. Oggi erò li su quel tappeto rosso con una medaglia al collo e tanti amici ad aspettarmi… E per tutto questo…. GRAZIE DI TUTTO allo Staff (Ignazio, Claudia, Paki e Fara).
Bucci Daniele
Che dire… sono davvero emozionato. Chi me l’avrebbe mai detto che in quello stage di Fiumicino avrei trovato la persona che mi ha condotto per mano alla FINISH LINE di un 70.3. Nulla e’ per caso ( cit.) Non sapevo nuotare bene. E non so ancora andare bene in bici, ma ho chiuso la miglior frazione nuoto della mia vita e ho fatto un’ottima frazione bike … Dopo la gara volevo solo ringraziarti Ignazio ( e tutto lo Staff) per quello che hai fatto per me e per tutta la passione che metti in questo Progetto. Seguire tutti quanti ognuno, con le sue ansie e le sue paure, sono certo che non è semplice. Personalmente oltre che una crescita sportiva pazzesca, mi hai anche insegnato ad affrontare la vita con un’altra ottica. Io mi sento migliorato proprio come uomo, oltre che come atleta. Sono un uomo diverso, migliore. Piu’ preciso, ordinato mentalmente, e conscio delle mie possibilita’ e dei miei limiti. Anche nella vita e nel lavoro. Mi piace anche poi sottolineare che appena ci siamo conosciuti mi ero separato da un po’ e vivevo male questa cosa. Ora sono riuscito anche qui, con la tenacia, l’impegno ed il sacrificio ad ottenere dei risultati magnifici.
Adesso, Federica e Roberto mi seguono sempre e mi supportano…. Roberto è felice e sereno nel vedere che mamma e papa’ vanno d’amore e d’accordo ed io con lui. Sono stati fondamentali come ancore mentali. Fondamentali.
Grazie Coach … Ed ora pronti per nuovi progetti insieme
Castellani Marco
Ho cominciato il progetto per Ironman 70.3 Pescara pensando alla gara come qualcosa di molto individuale!
Invece durante gli otto mesi di preparazione si è formato un gruppo sempre più affiatato che ha rafforzato i vari legami e le varie amicizie sempre di più durante gli stage! L’obbiettivo comune della FinishLine ha fatto sì che ogni qual volta qualcuno era malato o aveva un problema, durante il periodo di preparazione, tutti erano pronti a spronarlo e ad incitarlo per superare i momenti di difficoltà! Il weekend della gara è stato sicuramente il massimo della condivisione di tutte le emozioni! Dal briefing fino alla partenza ci siamo caricati a vicenda! E poi durante la gara mi sono accorto di quanto forte fosse l’unione del gruppo! Ad ogni incontro nella frazione Run se qualcuno aveva un problema arrivavano subito incitamenti da altri Neofiti vicini! Sicuramente la gara è stata una grandissima emozione e tagliare il traguardo un grande successo, ma credo che più di tutto la condivisione del momento con atleti con percorso comune ha reso tutto più emozionante! Un grazie a tutto il gruppo e un grazie speciale ad Ignazio e a tutto lo Staff che ci portato con pazienza professionalità e amicizia da inizio ottobre fino al traguardo del 10 giugno 2018!
Ciccarelli Federico
Ancora sto cercando di capirci qualcosa, ma ricordo bene che mentre nuotavo ero felice. Ero riposato e convinto dei miei mezzi, pensavo che poche volte nella vita si puo godere di qualcosa che stai facendo con tale certezza di riuscire… ho pensato “goditela”… E a dire il vero è stato cosi per tutto il tempo, certo concentrato, ma convinto e sereno che stavo facendo una cosa che mi avrebbe dato spinta nella vita e che non potevo non arrivare. Pensavo a LUI, ai suoi sforzi , a quanto si impegna per ottenere cose che per altri sono facili e non correvo per lui, ma correvo per me per “sentire” il suo stesso impegno ,per farlo sentire orgoglioso di me e dirgli che un giorno lo rifaremo insieme e solo allora sarò IronMan!
Ciocca Alessandro
Il mio primo IronMan 70.3: Finalmente è il momento della partenza… E’ il mio turno, parto, inizio a nuotare, mi sento benissimo e carico, non mi rendo neanche conto che sono già a metà frazione nuoto. Il mare è perfetto, bracciata dopo bracciata arrivo sulla spiaggia per effettuare la seconda entrata in acqua ( è prevista l’uscita all’Australia). La seconda parte della frazione nuoto va ancora meglio, ma sto bene ed esco dall’acqua carico per andare a prendere la mia bici. Mi cambio, finalmente salgo in bici( la mia frazione preferita)… sto andando come avevo previsto, sto benissimo e mi sento forte e carico, ho anche un buon ritmo gara , al 70km decido di prendere un gel, inizio ad avere mal di stomaco… arrivo alla zona cambio un po’ debilitato e disidratato…decido di continuare e provare a vedere come va la frazione di corsa. Parto piano, ma dopo un km un crampo mi impedisce quasi di correre, stringo i denti, non voglio fermarmi, ho fatto troppi sacrifici per arrivare fino a oggi è non è il momento di mollare!
Finalmente il primo ristoro, bevo, mi bagno il più possibile con l’acqua, metto del ghiaccio sulla gamba, riparto, la strada è ancora lunga, sto bene mentalmente anche se il corpo passo dopo passo cede, all’11° km incontro Maurizio e gli dico : “Mauri non molliamo andiamo avanti fino alla fine, c’è la facciamo vedrai!!” Facciamo il resto della gara insieme a sostenerci l’uno con l’altro, i ristori sono la nostra salvezza dal caldo e dai crampi… durante il percorso incontriamo altri compagni e ci sosteniamo e incitiamo a vicenda. Incontriamo Federica col suo sorriso ci accompagna per qualche chilometro, sono molto affaticato, mancano 5 km, aumento il ritmo riprendo a correre “normalmente”, i dolori non li sento più… finalmente entro sul tappeto rosso/nero…in sottofondo sento(casualmente) la mia canzone preferita, stringo i pugni abbasso la testa per non far vedere a nessuno l’emozione che sto provando…e taglio il traguardo! Questa gara mi ha dato ancora una volta la conferma di quanto la mente ci permetta di agire e di prendere decisioni fondamentali, alcune volte anche drastiche e di come è importante conoscere il proprio corpo. In una gara così lunga c’è molto tempo per pensare, alla propria vita, ai propri cari e a chi sei veramente, ma soprattutto a cosa vuoi dalla vita. La risposta è dentro ognuno di noi, bisogno solo avere il coraggio di ottenere quello che veramente si desidera senza scuse e di lottare per raggiungere i risultati. Emozioni uniche che lo sport mi regala, non finirò mai di ringraziare tutti voi coach che mi avete permesso di realizzare questo sogno.
Cioccolanti Massimiliano
Il traguardo, quello famoso della Finish Line IRONMAN, si l’ho passato e la gara l’ho chiusa con un’emozione incredibile. Il mio traguardo personale, quello interiore della sfida, era all’uscita dall’acqua alla fine dei 1900 della frazione Swim. Perché era lì la sfida più dura da vincere per me. Abbassata la muta e cominciato a correre nell’interminabile percorso per arrivare in T1 la gioia era tanta e stavo già proiettato alla frazione Bike. Li, la mia gara è iniziata. Alla FinishLine la voce dello speaker che pronuncia il tuo nome ripaga di tutta la fatica di una gara bellissima. Degli errori in gara ne farò esperienza per le prossime e dei brividi di emozione ne farò benzina per il futuro. Un grazie ad Ignazio per il supporto motivazionale oltre che tecnico! Grandi a tutto lo Staff e a tutti gli amici Neofiti!
De Pra Jacopo
La vigilia – Sono Sereno , felice e carichissimo , ritrovare i miei compagni di AVVENTURA mi da ancora più carica e adrenalina , il mio fisico lo sento forte , rilassato è pronto … non vedo l’ora di iniziare la gara.
10 Giugno È tutto pronto , tocca a me , si parte, nel mare mi sento bene , sono in una fase troppo di rilassamento , mi sto facendo coccolare dal mare, la testa mi dice “Bello… Guarda che ci siamo , stai gareggiando”, comincio a dare bracciate più forti perché voglio fare bene , l’altra parte di me quella razionale mi dice non esagerare , non conosco la gara e non voglio fare lo sbruffone , VOGLIO ARRIVARE ALLA FINISH LINE SERENO E LUCIDO….
ESCO DALL’ACQUA L’apparenza è di completa serenità, dentro di me c’è caos … Odio la monotonia , quello che mi aspettava erano 91 km di noia mortale … salgo sulla mia “CICCINA” le do’ una carezza le chiedo di resistere fino in fondo , cercavo di caricarmi in qualche modo, ho continuato a tenere fresca la mente con pensieri allegri ,ma soprattutto cercavo di tenere viva la voglia di Pedalare che km dopo km voleva andarsene , perdo posizioni su posizioni, sale la rabbia e lo sconforto, è proprio lì in quell’istante che ho chiuso per un secondo gli occhi , ho respirato profondamente ,mi sono dato una pacca sulla coscia e mi sono detto Tranquillo Orso Tranquillo, in quel momento avevo bisogno di sentire la voce della Mia ragazza ,avevo bisogno delle sue urla ,dei sui incitamenti, beh questa cosa voglia di sentirla mi ha rigenerato è fatto volare fino alla zona cambio…
ARRIVA IL MOMENTO DEI 21km , in quel momento Stavo benissimo … avevo preso il Grido di incitamento che tanto aspettavo … ero Pronto per affrontare la corsa , Gambe , testa , braccia , tutto era in ordine , corro sereno e sciolto … mi ascolto , mi sento energico , la salita mi da coraggio, sorpasso tanti atleti e questo mi carica sempre di più, arrivo a recuperare parecchi miei compagni , (il trovarsi sul percorso era un momento per Spronarsi uno con l’altro e ricordarci di non mollare) e come sempre quando meno te lo aspetti arrivano le “Rogne” … VERSO 10º km comincio ad avere il formicolio al piede … “NON ADESSO, NON FARMI QUESTO, PROPRIO ORA CHE STO’ BENE ”! Ed invece si , il dolore c’era dovevo fermarmi, NON VOLEVO FARLO VOLEVO RESISTERE FONO ALLA FINE .. Alla fine mi arrendo e ascolto le esigenze del mio corpo, fortunatamente il fastidio se ne va …. ormai manca poco … beh l’ultimo km è stato infinto , ti passa alla mente tutto quello che in 9 mesi hai fatto PER ARRIVARE FINO A LÌ , tutti i momenti , le difficoltà affrontate, tutte le rinunce , tutte le gelate prese , gli acquazzoni , le discussioni , i week passati solo ad allenarsi , i consigli che hai ricevuto , le parole di conforto Insomma “ … era un rivivere tutto in un attimo” …. ARRIVATO SUL TAPPETO ROSSO TUTTO QUELLO CHE C’ERA DENTRO E’ SCOPPIATO FUORI IN UN PIANTO … UN PIANTO DI FELICITÀ CHE VOLEVA DIRE CHE ANCORA UNA VOLTA C’È L’avevo FATTA… HO COMBATTUTO FINO alla fine è non mi sono arreso , ho Deciso di affrontare una sfida con me stesso e ancora una volta l’ho portata a termine , ancora una volta non mi sono arreso davanti alle difficoltà ed ho cercato il lato positivo x andare avanti e arrivare dritto al punto.
È arrivato un Grande Insegnamento da questa esperienza , ho imparato ad ascoltare il mio corpo e la mia testa “INSIEME”, non lo avevo mai fatto fino ad ora … ero uno che si allenava con le cuffie ,spingeva sempre a 100 e voleva portare a casa il massimo , non si può sempre avere tutto , bisogna a volte darsi delle pause ed essere in grado di capire quando si sta’ esagerando. Ho capito che il nostro corpo e la nostra testa ,se lavorano insieme ,possono portarti a fare cose INIMMAGINABILI, la serenità e la Collaborazione delle parti è il connubio perfetto per il raggiungimento di ogni traguardo, qualsiasi esso sia!
Grazie Ignazio (zio ) x questa meravigliosa esperienza , sei una persona Fantastica!! Continua così!! Grazie a tutto lo Staff !
Di Nicola Luigi
Bene Ignazio, inizio con il ringraziarti con le tue premure gli ultimi 2 km . Durante le frazioni di Nuoto e bike le sensazioni sono state estremamente positive. Nel nuoto mi sono goduto le sensazioni della nuotata in mare tra tanti atleti che notavano con me. In bike credo di averla gestita molto bene poiché era la frazione che più mi preoccupava, invece sono riuscito a garantirmi un’ottima idratazione e gestione. Poi purtroppo la frazione della corsa si è rivelata molto più problematica di quanto mi aspettassi, correre una mezza maratona dopo 1,9 km di nuoto 90 km di bici con un caldo intorno ai 30° non è stato facile. Nonostante tutto ho iniziato seguendo i tuoi consigli con un passo lentissimo accelerandolo gradualmente senza esagerare. Proprio in quegli ultimi 11km di difficoltà che ti ritornano alla mente i precedenti difficili della tua vita, sembrava non passasse più, ma volevo portare a termine la gara . Mi tornava in mente Mia moglie deceduta esattamente cinque anni fa quando lottava contro il suo male tra dolori chemio e tanto altro, inizialmente mi dava coraggio pensando se lei ha patito tutto quel calvario cosa sono per me questi ultimi 10 km mancano, poi quando mancavano 5 km sentivo veramente che le forze mi mancavano e che potevo accasciarmi a terra momento all’altro. Lì mi sono venuti dei pensieri negativi iniziamo a pensare di essere stato un incosciente ….ma poi mi sono rincuorato gli ultimi 2 km quando ti ho sentito chiamarmi e lì mi sono potuto sfogare raccontandoti le disavventure dell’ultima parte della gara grazie alle tue parole sono andato avanti.. poi negli ultimi chilometri è arrivato Orsone con lui ho concluso la gara. In conclusione è stata una bellissima esperienza per aver conosciuto voi coach persone meravigliose e anche aver conosciuto tanti compagni con cui ho condiviso questa esperienza. Grazie a tutti!
Faccin Roberto
Sono arrivato sulla FinishLine dopo aver percorso gli ultimi km dove quasi non c’era più nessuno, è li che si deve tirare fuori tutto, anche quello che non hai. All’ultimo km ho visto Ignazio, al traguardo Fara, poi Francesco e Orsone: ce l’avevo fatta.
Sensazione molto strana, al momento non ho provato quello che credevo: lacrimoni, gioia, abbracci, mi ero immaginato tutto questo, mi ero fatto il mio film. E invece no, tutto diverso, quasi un po’ deluso perché speravo di fare meglio come risultato nonostante partissi con i miei problemi fisici. Eppure non ho fatto poco, questo lo sapevo e come vi avevo scritto sapevo che avrei finito anche sulle ginocchia. Lo davo per scontato di finire, talmente ne ero convinto. Quello che ho fatto l’ho capito piano piano, con il tempo che mi dovevo concedere per realizzare che ci ero riuscito, per riflettere, assimilare. Per rivedere le foto dove sono sempre sorridente nonostante la fatica…. Forse viaggio a scoppio ritardato, ma è mentre scrivo adesso che ho gli occhi lucidi, che ripenso a tutto quello che ho dato e all’impegno che ci ho messo. Quello che ho fatto è stato per me e chi ha sempre creduto in me e per dimostrare a chi non mi ha dato fiducia, e non per l’impresa sportiva ovviamente, che si sono persi tutto questo.
E poi mi è venuto in mente che potevo dedicare questo sogno alle persone che invece in me hanno creduto sempre, fin dall’inizio.
E quindi, oltre ai pochi che sanno cosa ho passato e perché l’ho fatto, io tutto questo lo dedico allo Staff. A voi e ai miei compagni di avventura, gioie e sofferenza, ognuno con le loro storie e le loro difficoltà, grandi e piccole, di cui ho saputo talvolta solo per caso. A voi e loro dedico questa mia FinishLine perché, mi avete sostenuto , perché c’eravate ed eravate con me. Il momento che più mi ha emozionato? I vostri discorsi d’incitamento rotti dall’emozione prima della gara, mi hanno fatto venire in mente i miei di momenti duri. E quindi pur se questo è solo uno sport, si fa per dire, è comunque trasposizione della vita, si supera tutto con forza volontà e determinazione. Si può essere da soli per alcuni tratti, ma non lo si è sempre e capita di incontrare qualcuno che ci sprona, perchè anche lui sa cosa vuol dire fare fatica. Adesso mi asciugo le lacrime e via con i prossimi traguardi.
Giovanniello Massimiliano
A distanza di qualche giorno le emozioni provate sono ancora forti e vive, un miscuglio variegato che spazia dall’ansia, pregara, alla folle gioia provata nel momento in cui si percorre il tappeto rosso, fino al pianto liberatorio post traguardo.. Per la prima volta in vita mia il cammino di avvicinamento per ottenere questo risultato è stato quasi più bello che il partecipare a questa manifestazione…in questi 8 mesi ho conosciuto persone meravigliose con le quali ho condiviso speranze, sogni, gioie ed anche infortuni e delusioni. Forse senza di loro ieri sarei arrivato ugualmente alla FinishLine, ma avrebbe avuto un sapore sicuramente diverso.
Guadalupi Ivan
Non ero un nuotatore, non ero un ciclista, non ero un corridore …“Perché lo fai?” Questa domanda mi è stata fatta centinaia di volte in questi 9 mesi. – Ottobre 2017 inizio a correre facendo pochi km e a nuotare con molta fatica i crampi sono costanti e le braccia le muovo appena. – Novembre 2017 compro la bici da corsa e inizio a pedalare i primi km, dolori ovunque, la sella è una tortura e le gambe si bloccano subito…”perché lo fai?” – Dicembre 2017 fa molto freddo e le giornate sono brevi esco di corsa la sera tardi e nuoto la mattina presto ho le gambe dure e le braccia stanche. – Gennaio 2018 neve e pioggia la sveglia alle 6 per essere in vasca alle 7 è spietata, il freddo è pungente, esco di corsa la sera e mi guardo intorno non c’è nessuno…”perché lo fai?” – Febbraio 2018 esco in bici la domenica mattina molto presto per passare la giornata con i bambini, la temperatura è di pochi gradi, i km non sono molti le gambe e la schiena si fanno presto sentire. – Marzo 2018 comincio a girare e stare meglio, i km di corsa aumentano e il nuoto comincia a dare i primi frutti. – Aprile 2018 la piscina comincia a diventare mia amica le vasche aumentano e sto bene, corro sempre di più e i dolori si affievoliscono, si ma…”perché lo fai?” – Maggio 2018 prime gare per testare ambiente e valutare condizione fisica, prima due sprint poi un olimpico, chiudo bene e sono contento.
– Giugno 2018 IronMan 70.3 Pescara. Il momento è arrivato, non si torna più indietro, pronto a dar tutto e più di tutto. Sulla start line siamo in 1500 , ma sento solo il mio respiro ed il mio battito nient’ altro, chiudo gli occhi inspiro profondamente e un lunghissimo attimo dopo sento il via.
Non ero un nuotatore, non ero un ciclista, non ero un corridore, oggi sono un triatleta Finisher IronMan 70.3 ! Appena superata la Finish Line ero incredulo e felice, stordito ed in estasi, ho sorriso ed ho pianto, distrutto dalla fatica, ma in uno stato di benessere mentale mai provato, mi sono chiesto più volte “l’ho fatto davvero?” Ho abbracciato la mia famiglia, mia moglie Virginia e i miei bambini , Lorenzo e Olivia che mi aspettavano al traguardo, li ringrazio molto perché senza di loro ed il loro continuo supporto questa impresa non sarebbe stata possibile, poi Lorenzo mi si è avvicinato all’orecchio e mi ha sussurrato: “Papà, ma allora è vero, tu sei IronMan” … L’ho guardato negli occhi e gli ho sorriso, e lui “l’ho sempre saputo, non ti preoccupare sarà il nostro segreto, sei il papà migliore del mondo!” … Ecco perché lo faccio!
Ieva Raffaele
Guardo e riguardo la medaglia, mentre nella mente c’è un caleidoscopio di ricordi di questa splendida domenica, le immagini dei miei fantastici amici neofiti lungo il percorso mentre ci incoraggiamo l’un l’altro, le piccole ansie scomparse dentro grandi sorrisi condivisi prima della partenza, i tanti dubbi che Ignazio, Claudia e Paky mi avete sempre aiutato a superare. Le risate e gli abbracci degli stage e delle prime gare, le tabelle, la fatica degli allenamenti e la pazienza di mia moglie e i forza papà dei miei figli, quel folle giorno d’estate in cui ho letto del progetto e pensato che forse potevo provarci. Uno stupendo film in cui alla fine tutti insieme che balliamo, festeggiamo e cantiamo all’arrivo di Amedeo. Ma, non è un film , è una meravigliosa realtà. E non fa niente se adesso le mie pulsazioni sono oltre ogni soglia posso solo dire a tutti voi…GRAZIE!
Mangia Valentino
Emozioni post IronMan 70.3 Italy … Arrivare a quel traguardo è stato emozionante. Proprio come lo sognavo. Dopo la FinishLine c’è stato come un vuoto , ora cosa faccio? Ovviamente il bello di tutto questo sono stati gli 8 mesi di allenamento e condivisioni insieme tutti voi. Sicuramente vorrei continuare in questo sport e migliorare!
Mingardi Pietro Mario
E’ stato bello “esserci”, è stato appagante “riuscirci”, ma e’ stato meraviglioso vedere che tutti ce l’abbiamo fatta ( i Neofiti del Progetto RunningZen ). Ho avuto alti e bassi durante la preparazione, grandi difficoltà fisiche, ma anche grande tenacia, sorretta da quell’amore per lo sport e da quello spirito di gruppo che mi hanno aiutato a rialzarmi anche quando credevo di essere fuori dai giochi. E mentre gareggiavo, provavo quella bella sensazione di “esserci” che ha prevalso su tutti i dolori fisici e sulla paura di “non farcela entro il tempo massimo”. Durante la frazione di corsa, che ha rappresentato la mia più grande difficoltà, ho provato cosa vuol dire gareggiare individualmente, ma non essere mai soli. Vedere i tuoi compagni di avventura, i loro famigliari, il tuo Coach e tua moglie che ti incitano e ti sostengono, è stata un’emozione indescrivibile. Ho benedetto quel “click” di conferma dell’iscrizione alla gara, fatto l’ultimo giorno utile e ho mandato mentalmente a quel paese tutti quelli che mi dicevano che era una pazzia sottopormi a questo grande stress nelle mie condizioni. Domenica 10 giugno 2018, a Pescara, mi sono sentito un triatleta. Ringrazio il Signore che mi ha permesso di vivere questa esperienza unica, indimenticabile, sicuramente da ripetere con i miei nuovi amici del gruppo Runningzen. Grazie di cuore a te Ignazio, a Claudia, a PaKy a Fara e a tutti.
Oliveri Gabriele
Sono partito per il weekend gara con accanto fisicamente le persone che mi hanno sopportato e supportato durante tutta la preparazione, mia moglie Chiara e mio figlio Francesco. Sono loro che hanno reso questi giorni “leggeri”! La mattina della gara, già nel tratto dal B&B alla partenza si respirava un’aria di particolare. C’era silenzio, ma c’erano anche tanti partecipanti in altrettanto rigoroso silenzio che camminavano, bastava solo incrociare lo sguardo per capire che eravamo tutti concentrati su quella che sarebbe stata la gara! Una volta arrivato sul posto della partenza l’emozione e l’adrenalina sono salite alle stelle. Finalmente dopo 8 mesi il sogno si stava per avverare. Vedere i miei cari accanto alla linea di partenza è stato fondamentale! Si parte, concentrati al massimo sull’obiettivo, cercando di vivere ogni secondo di quest’avventura! Via, nuoto, zona cambio, bici, zona cambio, corsa, caldo, caldo , caldo, traguardo! Gli ultimi 7 km di corsa sono stati quelli più duri di tutta la gara, mi hanno davvero messo alla prova con me stesso , sperimentando i miei limiti, le mie capacità fisiche mentali e quelle di superare difficoltà impreviste che sono arrivati lungo la gara: il caldo e la stanchezza!! Ma avevo un obiettivo da raggiungere, quindi affrontiamo tutto con un bel sorriso e andiamo avanti! Incontrare gli altri ragazzi del progetto lungo la strada è stato fondamentale, ci siamo fatti forza tutti quanti ogni volta che ci incontravamo! Il rettilineo finale, infinito, sembrava non volesse finire mai, ma gridavo da solo per incitarmi: è fatta!! si!! C’è l’hai fatta!!! In arrivo sul tappeto rosso vedi il traguardo, ti viene da piangere e poi vedi loro, mia moglie in lacrime e mio figlio ad aspettarmi al traguardo! Cosa vuoi di più! Una giornata perfetta, un sogno coronato e condiviso.
Oggi ho la certezza che questa esperienza sia stata per me “educativa” , ho cercato di fare del mio meglio e continuerò a farlo per essere un esempio positivo ! Questa medaglia è per mio figlio Francesco perchè possa trasformare l’impossibile in POSSIBILE!
Picci Gabriele
Ho avuto modo di apprezzare le qualità umana delle persone che hanno composto questo team. Ho visto la determinazione, e la voglia di arrivare a tagliare quel traguardo! Ho visto l’impegno e la fatica di incastrare tutto! Ho visto uomini e donne che si mettevano in discussione, con umiltà, ma con grande spirito di abnegazione. La più grande sfida per un atleta “AgeGroup”, sia di riuscire a far combinare tutto, allenamento, famiglia, lavoro, gare ecc.; e che la capacità di prendersi poco sul serio è fondamentale per il divertimento, tuttavia, bisogna essere determinati, affamati e avere rispetto per queste distanze che vanno preparate scientificamente, per poter centrare il proprio obbiettivo. Il mio viaggio parte da molto lontano. Da quel 2011 nel quale deciso di riprendermi in mano la vita e decisi di perdere peso. Di passare dal l’obesità dei 115 chili di allora, dalla schiavitù della sigaretta e da una vita alimentare sregolata, e compulsiva ad una vita equilibrata fatta di sport! Da allora tanta acqua è passata sott il mio ponte. La mattina della gara, ho percorso la strada dall’hotel alla zona cambio, per sistemare l’attrezzatura, con le cuffie e la musica per trovare la concentrazione e un po’ di silenzio in una ressa di pensieri e di emozioni. L’arrivo a notte fonda.. Il risveglio il giorno dopo, il ritiro del pettorale (774, rimarrà, come il 326 del mio primo Olimpico a Polignano, per sempre nei miei ricordi), il bike Check In … La Cena e riposo!
5:30 la sveglia, colazione e preparazione zona cambio! Il risultato è nascosto nell’attenzione al dettaglio! Ultimi consigli… Che emozione! Riscaldamento in acqua, mi sento bene! Rolling start , che emozione! Fischio, partenza, corsa, mi tuffo, mi rialzo e mi tuffo nuovamente, punto la boa e penso solo ad allungarmi bene e prendere più acqua possibile… Prima boa, punto l’altra e ritorno, alzo la testa e punto la riva, esco, sento mio figlio Lorenzo che mi riconosce e che incita! Sto andando bene, accelero e mi rituffo e a tutta verso la boa, non ci metto tanto, viro, altre poche bracciate e punto di nuovo e la spiaggia e il cancello di uscita. Esco dall’acqua, e tu, Ignazio, eri la, come promesso! Guardo il tempo, 27 minuti… incredibile… Corro verso la transizione. Lei (la bici) è li che mi aspetta.. La prendo e vado a tutta verso la linea di salita! Mi metto in sella…
Partenza! Penso… “meno watt in bike e avresti corso meglio” (le tue parole, Ignazio)! So che non devo esagera perché poi ci sono i 21 km…! Giro dopo giro , capisco che il caldo mi sta tagliando le gambe… Fa niente, non si molla. Esco al rifornimento, mi concentro mangio e bevo e arrivo al settantacinquesimo, sono gli ultimi 15 chilometri ! Mi impongo di andare avanti e finalmente arriva l’entrata in città. La linea di discesa, mi slaccio le scarpe e smonto in corsa come ho fatto tante volte in allenamento! Poso la bici e vedo che la transizione è piena di bici! Mi hanno superato in tanti! Corro in T2. Mi asciugo il sudore, scarpe, cappello, preparo il TomTom, poso la sacca e penso: 21 chilometri…
Primo chilometro bene, passo la prima curva, cerco con lo sguardo Linda e Lorenzo, ma non li vedo, poi, un bimbo mi porge delle spugne. Guardo bene… Lorenzo… “papà queste le ho tenute per te” che matto, si è imbucato nell’organizzazione. Mi devo fermare al primo rifornimento per bere e rinfrescarmi! Arrivo al primo giro, 10 chilometri! Vedo Linda mia moglie , poi giro di boa, saluto Fara. In pineta cammino un po’ per approfittare dell’ombra degli alberi e poi il secondo giro e il bracciale rosso! Avanti… anche strisciando, ma arrivo! Rettilineo che porta alla fine, diciannovesimo chilometro! è fatta, ora è solo la forza di volontà! No Mente… Ultimi 500 metri vedo Lorenzo che mi viene in contro e Linda che corre verso la FinishLine per aspettarmi! Fatta! Dall’altro lato della strada qualcuno mi urla: Picci… hai un figlio troppo forte!… lo so… corridoio di arrivo, Finish Line! Accelero un po’ e cerco una corsa un po’ più elegante e meno “strisciante”! Gioia! Passo il traguardo, sento il chip suonare e guardo il tempo: 7 ore e 9 minuti. Sono felice! Obiettivo raggiunto!
Grazie a Linda, mia compagna di viaggio nella vita, per la comprensione e il sostegno e per non giudicarmi in folle attempato in cerca di autogratificazione! Grazie per tutto il tifo di Lorenzo! Grazie anche al team del progetto che e composto da uomini e donne di valore straordinario. Ora avanti per il prossimo obbiettivo!
Rabuazzo Francesco
Sono un Iroman no mezzo beh , ma alla fine cosa importa la FinishLine l’ho passata!!! Otto mesi di allenamenti, sacrifici, dubbi, paure, ma alla fine ce l’ho fatta anch’io!!! Arrivare è qualcosa di indescrivibile, un’emozione intensa, uno stato d’animo che ti accompagna per tutta la gara, ogni tuo pensiero è rivolto a lei: la FinishLine. Certo arrivarci è stata dura, ma la voglia, il desiderio di arrivare li fino in fondo è qualcosa di più grande di qualsiasi ostacolo. Non esiste dolore, cedimenti, paure, si lotta fino alla fine per il nostro sogno, per la famiglia che è con te e ti sta accompagnando durante questo percorso e non vuoi deludere. Non si cede perché sai che i tuoi compagni di avventura non cederanno e poco importa se la stanchezza inizia ad avere il sopravvento. Non nego che qualche lacrima durante le fasi finali della corsa mi è scappata… è stato uno sfogo, in quel momento ho scaricato tutta la tensione accumulata in questo periodo, un sogno che si avvicinava sempre più. Gli ultimi chilometri insieme a Jacopo abbiamo condiviso le emozioni di questa gara, ci siamo fatti coraggio e incoraggiati, alla fine la medaglia ce la siamo presa.
Un grazie a tutti gli amici che hanno condiviso questo progetto un grazie ai nostri coach che hanno sempre creduto in noi!!!
Pintelli Stefano
Ho aspettato un po’ perché speravo che qualcosa cambiasse… C’è il rammarico per una giornata storta e il rimpianto per non essere riuscito ad allenarmi come avrei voluto causa un tendine cronicamente infiammato. Al di là di tutto però il sentimento che predomina è quello di rivincita. C’è la forte volontà di allenarmi e di rifare il 70.3! Per il resto, che dire? La vostra organizzazione, la vostra presenza , è sempre stata impeccabile e preziosa , consigli , piano di allenamento. L’organizzazione IronMan spettacolare , così come il clima che si respira in queste grandi manifestazioni. Infine il gruppo: abbiamo condiviso un sogno, la fatica, i sacrifici ed il risultato. SEMPRE CON IL SORRISO ! Grazie a tutti!
Salza Michele
Déjà vu – Un film iniziato 8 mesi, emozioni già vissute, brividi e pelle d’oca . Diventa un po’ difficile scrivere cosa si prova quando arrivi sotto la Finish Line dell’Ironman perché in quel momento riaffiorano nella mente tutti i momenti, l’emozioni, le sofferenze, lo stress, l’ansia, i sacrifici, le gioie e i dolori che hai provato durante gli 8 mesi di allenamenti e di vita quotidiana. Quando percorri gli ultimi 150 metri, lungo il tappeto nero e rosso, con il pubblico che ti grida e che ti incita, non sai cosa fare, se gioire, se piangere, fai fatica a crederci che sei lì a tagliare il tuo traguardo.
In quel momento pensi: sono Finisher, sono Ironman, sono riuscito a superare i miei limiti, ora so cosa voglio, ora so cosa posso fare. È un grido liberatorio. Il Triathlon è uno sport bellissimo, è uno stile di vita, è meditazione, è un modo di ragionare, un modo di organizzazione, un modo di amare, è un qualcosa che ti tocca dentro, è una droga, è adrenalina pura! Ho conosciuto un gruppo, delle persone fantastiche ognuno con una sua storia, ma tutti con un solo obiettivo, quello di superare quella FinishLine, perché quella linea per ognuno ha un sapore e un significato diverso.
Scognamiglio Luca
“QUANDO intravedi il traguardo in fondo al tappeto rosso e ti rendi conto che c’è l’hai fatta, ti volgi idealmente indietro e rivedi come in un flashback istantaneo tutte le tappe del cammino che ti hanno condotto fino al traguardo.
QUANDO mesi fa ti eri iscritto – con un pizzico di incoscienza – al progetto neofiti 70.3, non avevi immaginato quanto sudore, dedizione, resilienza avresti dovuto mettere sul piatto per realizzare il tuo sogno.
QUANDO – al primo stage – timidamente approcciavi la conoscenza dei Coach e dei tuoi compagni neofiti, non ti saresti aspettato di veder crescere, giorno dopo giorno, un legame così forte e sincero con persone mai viste prima, ognuna di esse con la sua storia, le sue motivazioni, la sua unicità. PERSONE VERE.
QUANDO ti rivedi in quella sera d’inverno in cui infreddolito e già provato da una giornata carica di impegni arrancavi su un cavalcavia per completare la tua sessione di ripetute in salita e ti domandavi: chi me l’ha fatto fare? “Boh”, ti eri risposto. Perché lo fai? Non sognavi certo di diventare Frodeno. Non sei nessuno in quel momento. LO FAI PERCHE’ LO FAI. Ed è giusto così! Non c’è sempre una spiegazione per ogni cosa.
QUANDO dopo 5-6 ore di gara la fatica ti attanaglia i muscoli e ti manca il fiato e il caldo ti squaglia il cervello e ti viene voglia di piangere e mollare tutto, ma sai di non avere alternativa: cedere o provarci. E ti sei detto: se ti fermi, che uomo sei? Se non arrivi fino in fondo sei un vile. Non hai RISPETTO. Per la tua famiglia che ti ha sopportato e per il tempo prezioso che le hai sottratto. Per tuoi compagni di avventura, perché sai che nessuno di loro si fermerà e tu non sarai da meno. Per i tuoi coach, per l’impegno e la professionalità che hanno profuso nel progetto, che non vanificherai con il tuo insuccesso. Per la parola data a te stesso quando sei sceso in campo : non ti saresti arreso se non prima di aver dato tutto il possibile.
QUANDO stai per tagliare la linea dell’arrivo vorresti riavvolgere il film e ripartire daccapo perché’ il senso del viaggio sta nel cammino e non nella meta.
QUANDO varchi la Finish Line hai la salda consapevolezza di essere una persona migliore e non ti dimenticherai di questo momento per il resto della tua vita.
Dedicato alla mia mamma che se ne è andata quest’anno, senza lasciarmi il tempo di abbracciarla un ultima volta. Angelo dolcissimo che veglia su di me e mi indica il cammino ogni istante della mia vita.
Schettino Amedeo
Mentre scrivo queste righe, sono ancora frastornato da quanto realizzato, raggiunto Domenica 10 Giugno!
Un’esperienza di mesi fantastica. Enormi sacrifici che però vale la pena di fare se si vogliono provare emozioni così fantastiche e forti. E’ stata un’occasione per conoscere persone fantastiche, iniziando dai Coach che mai ci hanno abbandonato, seguendoci fino alla fine. E dico questo per comprovata esperienza visto che Coach Ignazio Antonacci mi è venuto a prendere per i capelli gli ultimi 5 Km. Non dimenticherò mai i miei compagni di viaggio, dal primo all’ultimo. Un’unione fantastica culminata nel mio ultimo chilometro, condiviso con chi l’ha fatto insieme a me incitandomi e con chi mi ha aspettato sulla FinishLine facendomi sentire un vero Finisher, un vero Ironman. L’apoteosi della medaglia al collo non vedendo l’ora di mostrarla ai più scettici. La fatica? Tantissima. Massacrante. Ma scomparsa un secondo dopo il traguardo. Due minuti dopo si parlava del prossimo traguardo pregando i coach Ignazio, Claudia e Paki, compresa la dolcissima Fara di non abbandonarci mai e di esserci sempre vicini. Un Grazie a tutti i Finisher Runningzen! Un grazie ai Coach RunningZen che una fantasia diventi realtà.
Spatafora Maurizio
Nothing Is Impossible! Alla soglia dei 50anni il sogno è diventato realtà. Essere un Triatleta e aver conquistato la FinishLine della gara IronMan 70.3 Italy. Quando ho deciso inconsciamente di aderire al Progetto Neofiti RunningZen la parola d’ordine è stata #PuoiSeVuoi! Così è cominciata la mia avventura di 8mesi, non senza complicazioni, lavoro, famiglia, impegni da rispettare , serate trascorse ad allenarmi con tanta fatica e sudore andando oltre i limiti, ma volevo arrivare alla FinishLine il 10 Giugno! Dalle difficoltà iniziali, ai primi Stage Triathlon il passaggio è breve , il gruppo fantastico degli amici neofiti che ringrazio per le emozioni vissute insieme e la voglia di mettersi in gioco , mi ha permesso di affrontare le mie difficoltà soprattutto per la frazione Nuoto, ove per me il mare era solo prendere il sole d’estate. Con l’aiuto del Coach Claudia e di una istruttrice di Nuoto , Isabella, che mi seguiva al bordo vasca , mi ha permesso di prendere coraggio e si è presa cura della mia situazione e la ringrazio. Inizio gli allenamenti da corsa , tra l’altro mai utilizzata, mi trovo a mio agio, e da li a poco partecipo a qualche gara di Duathlon e Triathlon Sprint per fare un po’ di esperienza. Passano mesi e arriva la data del 10 Giugno , giorno in cui c’è tanta attesa, tensione, un mix di emozioni, paure , ma anche tanto entusiasmo nel vedere le persone a me care a incitarmi, lo sguardo dei miei compagni di avventura. Una sensazione incredibile. Lo start è dato alle 9.00, sei solo con te stesso e il tuo unico pensiero è quello di arrivare al traguardo. La gara è stata un’emozioni unica, fatica, dolore, crampi , ma nella mia mente ero convinto di farcela. Quando lo speaker annuncia il mio nome e mi dice: you are a finisher ! La gioia è immensa, l’abbraccio con i tanti amici neofiti trasmette calore. Inizia la grande festa finale. Ringrazio il Coach , Ignazio, che ha creduto in me e mi rassicurava che tutto sarebbe andato bene. Ringrazio tutto lo Staff RunningZen, Paky sempre disponibile nel darmi consigli, a Claudia grande Coach e donna che mi ha incoraggiato tanto nei momenti difficile per affrontare il nuoto. Ringrazio la mia famiglia che mi a sopportato e supportato in questa avventura , alla fine sono stati contenti della mia impresa. Grazie anche a tutti i miei compagni Neofiti per questa bellissima avventura, resterò sempre legato a voi per questo bellissimo viaggio … appena cominciato. Dedico questa medaglia a mio Padre , grazie e ciao Papà! Oltre i propri limiti !
Spotti Anna
Che dire un fiume di pensieri, di emozioni, paura di non farcela, voglia , grinta, mesi di gioia e dure grigie e fredde giornate di inverno ad allenarti ,ma il traguardo è la che ti aspetta. Il sogno di avere li mio figlio e mio marito che mi aspettano mi ripaga di ogni fatica….se vuoi puoi. Ed un pensiero sempre lassù a mio padre che ormai se n’è andato da molto, troppo tempo , ma so che sarebbe orgoglioso di me, lui mi ha insegnato ad amare lo sport.Si lo ammetto da mamma non sono mancati i sensi di colpa, gli allenamenti fatti pensando a lui che ti aspetta e gli allenamenti saltati per stare con lui. Ma il più delle volte fatti con una forza interiore incredibile ma anche gli infortuni non anno tardato ad arrivare e tutto si complicano, ma c’era sempre quella luce dentro di me che mi diceva forza. Poi è arrivata la vigilia della gara e il pensiero qui de ora si è preso possesso di me. Una strana calma, quasi mi spaventava ansiosa come sono.
Eppure ero lì : parto e nuoto, è bellissimo amo il mare, mi superano, mi passano sopra, ma non importa nuoto come sono capace e mi piace. Esco dall’acqua senza orologio, senza tempi e ora si va in bicicletta, la mia fantastica bicicletta con un grande legame affettivo. Parto e anche qua inizio a pensare a tutto quello che ho fatto e non ho fatto e poi penso a mio marito che è qua a condividere questa emozioni e lo cerco: lo vedo e mi manda un grosso bacio, poi penso hai compagni di squadra che ognuno con la propria storia è li ed insieme arriveremo alla fine. Scendo dalla bicicletta sono passate solo tre ore, qualcuno direbbe già tre ore eppure io in quel momento mi amavo per quel traguardo. Ora non mi resta che correre, questa volta la paura è il mal di schiena non l’ascolto perché sono sicura che arriverò alla fine.
Amo correre, lo faccio da sempre, la corsa è dentro di me nel mio cuore, nella mia testa e nelle mie gambe.
Vado piano , ma ovunque è così una goduria , poi vedo mio marito lui sta soffrendo la corsa sento se ha bisogno e mi dice no goditi la tua gara, lo prendo in parola. Il secondo braccialetto, il più sudato e quando l’ho visto sul mio braccio ho ringraziato i fantastici volontari . Salutavo e ringraziavo tutti , ormai ero in un altra dimensione e poi eccola la “FinischLine “ sono arrivata e ho vinto. Ho vinto contro la paura, il mal di schiena, la stanchezza, sono ufficialmente un IronMan . Poi attendo mio marito, arriva anche lui, ora sono veramente felice. Ora sono qua con la medaglia al collo e piena di idee sogni e obiettivi perché ragazzi… Se vuoi puoi… Grazie a tutti
Zordan Anna
Allo stage di maggio è scattata la scintilla, sono scesa dalla nuvola di indefiniti timori e ho messo i piedi per terra. Stare con gli altri del gruppo, condividere i nostri alti e bassi, verificare che anche io avevo le possibilità per arrivare in fondo se lo volevo, in quel momento l’ho proprio voluto! Ho misurato il tempo davanti a me, e mi son ripetuta più e più volte ‘se vuoi puoi’, ‘dammi il tuo meglio’. Al briefing della vigilia ogni parola è stata un tesoro, finalmente sentivo che le conoscenze e le istruzioni andavano in ordine, che mi sentivo padrona di questa cosa che tenevo tra le mani, la gara, e allora ho fatto quello che mi era stato amorevolmente suggerito: “cercate di divertirvi, sentite che siete fortunati”. Temevo l’affanno nel nuoto, e invece nel nuoto mi sono trasformata in un pesce, non so neppure se mi sentivo stanca, nuotavo, respiravo, fuori e dentro con la testa, e quel giorno la muta mi andava anche bene come se fosse stata solo una pelle più grossa. Poi ho sorriso, anzi esultato trovando fuori dall’acqua i miei immancabili Coach! In bicicletta non mi funzionava il contachilometri e allora il mio misuratore sono state le gambe, mai troppo stanche e la testa cosi occupata a pensare ai tempi di integrazione e idratazione che le ore sono volate, in bici cantavo, quando uno mi superava cantavo che stavo facendo la mia gara e non la sua e trallallà. La corsa è stata più dura, ho affrontato i momenti più difficili cercando di immaginarmi quando ero piccola, di sentirmi come quando correvo solo perché correre era divertente; nel boschetto pensavo per darmi forza ”ma cosa puoi desiderare di più che correre in questo bel posto su sentieri di sassi?” “E poi -mi dicevo- per natura l’uomo corre”, e allora op-op, un piede avanti e poi l’altro. Le gambe, la testa e il cuore, le istruzioni dei coach, gli incitamenti dei compagni di gruppo, la forza di mio marito che mi ha atteso per arrivare assieme, l’energia dei tanti sconosciuti che mi gridavano “vai Anna!”.. tutto questo mi ha portato ad essere una Finisher del 70.3 Pescara 2018! Le emozioni che ancora provo sono continue come le onde del mare.
PROGETTO NEOFITI IRONMAN 70.3 ITALY 2019
Se il tuo obiettivo è conquistare la #FinishLine #IronMan 70.3 Italy non ti resta che pensare al prossimo Progetto Neofiti , anzi più che pensare #agisci, sii consapevole di quello che vuoi nella tua Vita sportiva e fai di tutto per conquistare la tua medaglia #Finisher ! Se lo immagini puoi farlo, se decidi di farlo , fallo adesso, non rimandare a domani quello che #puoi fare adesso, se vuoi qualcosa lotta e valla a prendere!
Iscriviti al prossimo #progettoneofiti le iscrizioni sono già aperte !
Per qualsiasi informazione contattami a : ignazioantonacci@runningzen.it
Per il Progetto Neofiti IronMan 70.3 Italy 2019 vai al seguente link >>>
Per le foto Neofiti IronMan 70.3 Italy 2018 vai al seguente link >>>
Buon Triathlon a tutti!