LA MIA CHICAGO MARATHON E LE SIX WORLD MAJOR MARATHON
UN SOGNO REALIZZATO
Che dire, da dove si inizia ???
La maratona ti insegna sempre qualcosa di utile (come nella Vita ) ! Per me oggi sarebbe stata comunque una festa considerando che era la #sixmajormarathon e concludevo il circuito con la #chicagomarathon dopo New York, Tokyo, Berlino, Londra, Boston …
La mattinata inizia prestissimo ore 4.00 la sveglia, colazione pre gara… ore 6.15 mi avvio in zona gara , Chicago è in fermento, i grattacieli imponenti, le luci artificiali che illuminano il Millennium Park , il rumore dei passi per scandiscono i momenti prima della Maratona, l’attesa , lo sguardo al cielo, di fronte alla partenza un hotel con la scritta Prudence , come per ricordarmi che devo essere prudente la Maratona ha bisogno di rispetto …
Alle 7.30 la partenza , l’inno Americano, emozioni… uno saluto alla foto di mio Padre che portavo con me , e via si vola Start… La giornata è uggiosa, c’è una leggera pioggerellina, un pò di vento, le nuvole che accompagnano i Maratoneti in una Chicago in versione #MarathonStyle … che bello finalmente si corre dopo tanti mesi di attesa e di preparazione…
Dopo i primi passi mi rendo conto che sarà una giornata ove è meglio correre a sensazione, il Gps non prende, il cardio è condizionato dal microcip pettorale che è sul pettorale , allora deciso di #lasciarmiandare alle sensazioni e percezioni del mio corpo, oramai dopo oltre 55 maratone so che ritmo sto portando ….
Le prime falcate solo leggere , le gambe sono riposate, la mente è vuota, non penso, corro e mi godo la #chicago dei runners … i passaggi sono regolari controllo ogni tanto il cronometro generale del mio orologio 4’25 al km circa perfetto … corro leggero e senza stress , sorrido alla gente che ci applaude e incita… a un certo punto osservo un ragazzo messicano (penso ) con un cartello con la scritta ” SI, SE PUEDE” ( è come il mio motto #puoisevuoi ) , e me lo ripeto ogni tanto ” SI SE PUEDE” …
Corro sereno, per me oggi è una festa , un percorso che si chiude con la #sixmajor , la gente che mi incrocia mi grida ” congratulation” perchè vede la scritta in testa e il pettorale extra messo alle mie spalle che indica le #sixmajor … è bello, sorrido e mi sento privilegiato… una star …
La pioggia rinfresca il corpo e l’anima , chiudo gli occhi e mi percepisco questa piacevole sensazione, accetto il vento, la pioggia , il tutto … passano i km e mi ritrovo alla Mezza Maratona come da previsione in 1h33’35 perfetto, mi sento bene soprattutto… dopo qualche metro sento qualcosa di strano , il mio adduttore sx non “gira” come vorrei, mi sembra una distrazione muscolare , devo fare attenzione a non forzare… nella mia mente … ” azz , e adesso vuoi vedere che mi costringerà a fermarmi ??? ” … Ma dopo questi pensieri cerco di correre senza pensarci, esco metaforicamente dal mio corpo, mi ripeto di trovare quel punto di #equilibrio ove posso correre senza peggiorare la situazone… provo ogni tanto ad allungare per capire come reagisce l’adduttore, corro e mi #lascioandare al destino, non lo condiziono…
Miglia dopo miglia, km dopo km, corro sempre regolare , nessun problema , i passaggi sono perfetti, la tensione all’adduttore è li presente, ma ripeto che non fa parte di me, la gestisco … Al 35km quando meno te lo aspetti, prendo integrazione personale (che già avevo preso al 25km ) , di norma cerco di correre solo assumendo acqua , il mio intestino va KO, mi sento bloccato, le gambe stanno bene , ma l’intestino mi costringe a rallentare e fermarmi, vomito anche l’anima al bordo strada… perdo liquidi e cerco di riprendere , sto perdendo minuti preziosi sulla proiezione finale (3h05/3h06 ) in base alla gestione fino al 35km… Non mi resta che respirare profondamente, un guardo lassù chissà mio Padre mi assista #finoallafine…
Non Mollo, mi ripeto che devo solo portare il mio corpo #aldila del traguardo…. Mi prefiggo di non fermarmi , ma di trovare un passo che mi permetta di correre anche se lentamente a 5’00 al km… devo gestire il problema muscolare e l’intestino, ma non posso piangere sul “latte versato”, la Maratona è questa, accettazione, consapevolezza, lasciarsi andare al destino del giorno…. La mente e l’EGO sono dispiaciuti sicuramente, ma non è questo il momento di mollare e pensare… e mi ripeto ” SI SE PUEDE” , mi ricordo quel ragazzo messicano incocriato all’inizio della gara… Certo che SE PUEDE… corro, mi godo le urla del pubblico, peccato non essera al 100% ma dobbiamo onorare la loro presenza e il loro tifo … ed IO oggi devo arrivare alla fine la medaglia #chicagomarathon e il medaglione #sixmarathon mi attendono , questi sono momenti che non tornano più …
Vado avanti, barcollo, ma non mollo, il vento è più copioso ( ho imparato nella Vita quando ci sono eventi negativi , si sommano ancora altri eventi negativi , ma tutto sta a prendere il lato positivo del momento )… il vento che soffiava in faccia mi dava quella sensazione di benessere, freschezza, mi ricordava che ero #vivo e stavo correndo… non mollo , ultimi metri, curva a dx, so che c’è una salita prima del traguardo ultimi 300mt … sento lo speaker in lontananza , ormai è fatta… curva a sx … ultimi 200mt decido di rallentare e godermi quel momento perchè #nonritoneràpiù , quasi a fermarmi … osservo la gente sulle gradinate , sguardo al traguardo … FINISHER … ci siamo ultim metri, sguardo al cielo… ci siamo taglio il traguardo … è un apoteosi …
Fermo il tempo per un attimo , mi godo quel momento, mi faccio scattare una foto … mi avvio beato verso lo stand delle #sixmajor che mi accoglieranno , mi daranno il medaglione e faranno la foto di rito…
Mi avvicino allo stad , sorrido, faccio vedere il mio pettorale con il timbro #sixmajor e mi urlano ” congratulation ” … mi sorridono, mi consegnano la medaglia , foto con medaglia e la foto di mio Padre al seguito… e tutto d’un tratto quei dolori all’adduttore, l’intestino in subbuglio, la delusione di non aver concluso la gara correndo come avrei potuto fare negli ultimi 7km per problemi fisici , svaniscono in un batti baleno…
La gente ti incontra, ti sorride, ti fa i complimenti vedendo il medaglione #sixmarathon, allora mi rendo conto che comunque è stato un #grandegiorno , e come nella Vita c’è sempre qualcosa su cui sorridere e vivere in maniera positiva, perchè come dice Shekespear “Non c’è nulla di buono o cattivo , se non la mente a renderlo tale” !
Dedico questa medaglia #chicagomarathon e il medaglione #sixmarathon a mio Padre che giovedi avrebbe compiuto 84anni , a mia Madre con cui un giorno vorrei correre una Maratona spingendo la sua carrozzina … e alla mia #Mofara che oggi ha ottenuto il suo personal Best (PB) 4h14′ brava .
Grazie a tutti quanti voi che mi avete incoraggiato , seguito, questo per me è fondamentale … per il buon Crono nella Maratona c’è ancora tempo sono giovane (azz 45anni il 26) e comunque le migiori prestazioni arrivano quando tutto è in equilibrio e prendiamo consapevolezza che NOI essere umani abbiamo TUTTO già dentro di NOI, non abbiamo bisogno di integrazione, di miracoli, ma di dedizione , passione, credere in noi stessi e essere convinti che ” SI SE PUEDE ” (#puoisevuoi ) …
Namaste alla prossima avventura di Corsa e di Vita …
#chicagomarathon
#sixmajormarathon
#runningzen
#puoisevuoi
#sepuede